Corriere Della Sera

Aziende troppo piccole, il made in Italy non cresce ... Al Forum Symbola. Profumo: «Cruciale la dimensione». Lanzillotta: «Nuove regole per il rilancio»... Rilanciare il made in Italy, coinvolgendo «la politica, le istituzioni ma anche realtà territoriali e il mondo della cultura». E’ il messaggio che lancia Symbola, la Fondazione per le qualità italiane.
Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit e presidente del Forum Symbola, ha ricordato che due terzi delle imprese del manifatturiero operano nel made in Italy, presidiato soprattutto da piccole e medie imprese.
 «Il problema dimensionale di queste aziende - ha detto Profumo - è fondamentale, aiutarle a crescere significa tutelare la ricchezza del nostro Paese». Per Profumo è positiva in alcuni casi la scelta della delocalizzazione, da intendersi anche come un’opportunità per l’ingresso su nuovi mercati. Secondo il presidente di Symbola, Ermete Realacci, si deve inoltre «scommettere su qualità e legame col territorio».
Al mondo della politica si è rivolto anche il patron di Tod’s, Diego Della Valle: «Gli imprenditori - ha detto - non vogliono altro che essere messi in condizione di fare il loro lavoro con le loro forze». Infine, Linda Lanzillotta, ministro degli Affari regionali, ha concluso i lavori tentando di dare un po’ di risposte: «Abbiamo bisogno di regole per le imprese e la produzione, per il funzionamento dei mercati e per far funzionare le imprese in modo corretto - ha detto -. Dobbiamo far guadagnare all’Italia nuova reputazione, indispensabile per attrarre nuovi investimenti». Per il ministro insomma occorre arrivare a una maggiore «semplificazione burocratica, rendendo più efficienti l’amministrazione locale e il funzionamento della giustizia». Ma sarà solo il primo passo.
(arretrato del Corriere della Sera del 17 dicembre 2006)