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Corriere Della Sera

Dopo gli hamburger, il vino: il proibizionismo di Zapatero ... Il governo spagnolo vuole vietare ai giovani le bevande alcoliche. A favore il ministro della Sanità Elena Salgado. Contro la collega dell’Agricoltura, Elena Espinosa... Elena Salgado, ministro della Sanità nel governo Zapatero, già vista come il fumo negli occhi dai giganti del fast-food colpiti nei loro interessi, non teme di aumentare la schiera dei suoi nemici e nemmeno di suscitare discrepanze in seno all’esecutivo.
Preoccupata per il crescente consumo dl alcolici da parte dei giovani spagnoli, fra i più beoni del mondo, la signora Salgado vuole mettere Il vino nella lista nera delle bevande vietate ai minorenni. La bozza dl una nuova normativa, preparata dal ministero della Sanità e subito battezzata dai media «legge anti alcol», prevede severe limitazioni alla vendita di bevande che superano 1.2 gradi di contenuto alcolico e importanti restrizioni alla pubblicità. Nella bozza del progetto di legge si stabilisce che non si potranno pubblicizzare tali bevande nei media destinati a bambini o giovani. In radio e in televisione l’orario protetto sarà fra le 6 e le 22. I giornali e le riviste non potranno accogliere pubblicità nelle prime pagine o nelle copertine e nemmeno nelle ultime pagine, nelle pagine sportive e di tempo libero, oltre che nelle sezioni destinate in particolare ai minori di 18 anni. Naturalmente il potente settore vitivinicolo spagnolo è insorto, sostenendo che limitare il consumo di vino non è la soluzione per frenare l’alcolismo giovanile perché i ragazzi ne bevono poco, e un’altra Elena, il ministro della Agricoltura Elena Espinosa, per calmare gli animi si è detta «convinta» che verrà trovata una soluzione soddisfacente per il settore.
La signora Espinosa ha appena istituito un fondo per «promuovere azioni destinate a sviluppare il consumo dei prodotti alimentari» del quale hanno approfittato cinque imprese vinicole. E ha difeso anche In sede europea la necessità di applicare una «regolamentazione esclusiva» per il vino, considerato in pratica un alimento più che un alcolico. Ha rivolto un appello «alla tranquillità» assicurando che i ministeri delle due Elene troveranno una via di uscita conciliando gli interessi di tutti.
Nella disputa non poteva non intervenire lo stesso primo ministro Zapatero, che nelle questione ha sentito puzza di bruciato. Era ad Albacete-La Mancha, regine vinicola, e pure lui ha rssicurato con la solita bonomia. «Il settore del vino non deve preoccuparsi», ha detto e subito dopo fonti del governo hanno confermato che si lavora per trovare formule che evitino lo scontro con il settore vinicolo. In altre parole si cercherà di estrapolare si cercherà di estrapolare il vino della lista delle sostanza alcoliche proibite. Ma Elena Salgano è tosta e continua a pensare che il vino sia una bevanda pericolosa: per i giovani.

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