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Corriere Della Sera

Droghe: l’alcol e le sigarette più dannosi di ecstasy e Lsd ... La classifica delle sostanze. L’Istituto della sanità: rivedere la prevenzione. Lo studio su Lancet. Ferrero: inutile distinguere tra illegali e no... Sigarette peggio degli spinelli, alcolici più devastanti di ecstasy e Lsd. Due ricercatori inglesi esperti In sostanze d’abuso legali e illegali propongono di rivoluzionare la classifica nazionale delle droghe. E fra le top venti elencate in un articolo sulla rivista Lancet, ai primissimi posti inseriscono d’autorità due outsider, alcol (al quinto dopo eroina, cocaina, barbiturici e metadone) e tabacco, poco più sotto ma davanti a cannabis e psicostimolanti di varia natura, colle da sniffare, metilfenidato, rape drugs capaci, di togliere la memoria, il vecchio popper o gli estratti di piante tropicali.
Sorpresa - Gli autori si sorprendono ma non chi lavora in trincea e ha una lunga familiarità col fenomeno. Pierpaolo Pani, presidente della società italiana per le tossicodipendenze, già direttore del Sert di Cagliari, va segnalando il cambiamento nelle abitudini dei giovani da diversi anni: “Anche i servizi dovrebbero adeguarsi. Sono nati per l’eroinismo, ora devono vedersela con altri tipi di dipendenze. Siamo in una fase di transizione”.
La nuova graduatoria è il risultato degli studi di farmacologi di Bristol, molto noti nel settore, David Nutt e Colin Blakemore. I due esperti contestano il sistema cosiddetto dell’ABC utilizzato attualmente nel Regno Unito e suggeriscono di basare la valutazione delle droghe su tre fattori di rischio: clinico, dipendenza ed effetto sui rapporti sociali, il più innovativo. Per quanto riguarda il primo parametro, incentrato sulla tossicità, la capolista è sempre l’eroina, ma alcol e tabacco entrano nelle top venti per i danni provocati nel lungo periodo. Sono responsabili del 90% delle morti per abuso. Nutt è molto duro: “Queste sostanze minacciano la società in diversi modi. Non solo minano la salute ma distruggono rapporti con la famiglia e la società. Determinano inoltre un aumento dei costi per spese legali e assistenza sanitaria”.
“Bisogna rivedere le strategie della prevenzione - insiste Emanuele Scalato, osservatorio alcol, droghe e fumo dell’Istituto superiore di sanità -. Ogni anno in Europa muoiono per abuso di sostanze alcoliche 195 mila persone. In Italia 30 mila vittime contro le circa 800 per stupefacenti. U 40% degli incidenti stradali sono conseguenza dell’ubriachezza. Sappiamo che l’8,5% degli italiani bevono con modalità che conducono verso la dipendenza”. E Il ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero: “Inutile distinguere tra sostanze illegali e legali. Da questo studio emerge come il punto centrale sia operare per ridurre il consumo di tutte le sostanze e gli effetti negativi che ha sulla salute delle persone, non sulla base di una divisione manichea e non scientifica tra le sostanze”.
Spinelli - Pochi giorni fa l’Independent aveva denunciato le preoccupanti modificazioni della cannabis. Gli spinelli di oggi sarebbero molto più pericolosi rispetto a quelli che si fumavano 20-30 anni fa. Guardian e Times hanno rilanciato anticipando in prima pagina l’articolo di Lancet che sposta l’attenzione dalla pericolosità delle “canne” a quella delle sostanze legali, comunemente consumate dai giovani senza divieto: “L’abuso di alcol prima dei 15 anni è devastante perché crea effetti potenti su un sistema in formazione. E anche il fumo eccessivo provoca danni sistemici e circolatori “ dice Luca Pani, neuropsicofarmacologo del Cnr -. Il rischio è legato alle dosi, ai tempi, alla combinazione delle droghe e, soprattutto, all’età”.

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