Corriere Della Sera

“Scritte sui rischi e niente sponsor, così la Francia ha ridotto le vittime” ... Il direttore del centro Oms...
“Vietare gli spot degli alcolici? È il modello francese, a cui l’Europa deve guardare. Perché in Francia hanno già invertito la tendenza: le vittime dell’alcol sono diminuite”. È il parere di Emanuele Scafato, direttore del centro Oms per la ricerca sull’alcol e dell’Osservatorio nazionale alcol dell’Iss.
Qual è il modello francese?
“Non c’è autoregolamentazione come da noi ma una legge, la loi Evin del ‘91. I divieti sono chiari: nessuna pubblicità rivolta ai giovani, divieto totale nelle tv e nei cinema, nessuna sponsorizzazione di eventi sportivi o culturali, come partite e concerti. La pubblicità è ammessa soltanto nelle pubblicazioni per adulti e in radio, e deve riferirsi soltanto alle qualità del prodotto, non può essere seduttiva né avere testimonial. Ed è obbligatoria la scritta: l’abuso di alcol è pericoloso per la salute”.
Bloccare gli spot in tivù mentre passano liberamente sui canali satellitari e su Internet. Ha senso?
“Infatti si pensa ad un organismo sovranazionale. E in Italia si arriverà anche ad un’unica autorità di controllo, che comprenda anche esperti di salute”.
Oggi a chi spettano i controlli in Italia?
“Da noi c’è un codice di autoregolamentazione e le violazioni vengono segnalate all’Authority, all’Antitrust e all’Istituto di autoregolamentazione pubblicitaria, ma nei panel ci sono le aziende produttrici e i pubblicitari, non esperti di salute”.
Da noi i controllori sono i controllati, mentre in Francia le regole sono diverse. Quali risultati hanno ottenuto i francesi?
“Con la legge Evin hanno anche intensificato i controlli sulle strade (un milione all’anno contro i nostri 220mila): la mortalità legata agli incidenti stradali è dimezzata”.