02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Corriere Della Sera

Hai bevuto troppo? L’auto non si accende ... Volvo dichiara guerra all’alcol con un kit-spia collegato al motore... Volvo è la prima industria automobilistica che rende disponibile un dispositivo che previene la guida in stato di ebbrezza. L’etilometro di bordo arriva nella lista degli optional di Volvo SBO, V70 e XC7O entro i primi mesi del 2008 ed entro l’estate sarà possibile averlo anche sui modelli più piccoli. Si tratta di un congegno integrato nell’elettronica che arriva a bloccare il motore impedendo la partenza. Il conducente deve soffiare in una macchinetta simile a un telefono cellulare che provvede ad analizzare il suo fiato. I dati sono trasmessi al computer di bordo che blocca l’accensione se il tasso alcolemico è superiore a 0,5 g/l.
“La tecnologia utilizzata è quella fuel cell - spiega David Nilsson, responsabile del progetto Alcoguard per Volvo. Nella fuel cell le molecole di etanolo passano attraverso una membrana sensibile generando una corrente elettrica. Questa corrente viene quindi misurata. Una corrente più elevata significa più alcol nell’alito del conducente”, conclude Nilsson. Saab, altro costruttore svedese, ha messo a punto un sistema simile: si chiama AlcoKey. Il funzionamento è quasi identico, il guidatore deve difatti soffiare in un bocchino prima di mettere in moto l’automobile. Un trasmettitore radio invia un segnale alla centralina elettronica del motore che permetterà di avviare la vettura solo se rileva che il contenuto di alcol nel fiato del conducente è inferiore ai valori previsti dal codice della strada. AlcoKey è dotato anche di un sistema antitruffa.
Misura, infatti, la temperatura del soffio immesso così da distinguere se si tratta del respiro di un essere umano oppure di aria introdotta con un pallone riempito precedentemente oppure con una pompa a pedale per cercare di ingannare il dispositivo di controllo. Per ora i costruttori automobilistici tedeschi, francesi e italiani stanno alla finestra ma così non è per quelli giapponesi. Toyota entro il 2009 introdurrà un dispositivo basato su un doppio sistema di riconoscimento. Tramite il sudore delle mani alcuni sensori installati nel volante misurano il tasso alcolico del sangue mentre una telecamera nascosta legge le pupille del guidatore per controllare la messa a fuoco. Oggi esiste anche una vera e propria auto anti-ubriaconi. Si tratta di un prototipo messo a punto da Nissan. Un sistema di rilevazione del respiro calcola la quantità di alcol ingerito mentre uno scanner della pupilla misura il grado di risposta e i riflessi del potenziale conducente.
Se i risultati superano la soglia consentita, l’auto non si accende. “Stiamo cercando - spiega il general manager della Nissan, Kazuhiro Doi - di trovare il modo di far innescare il sistema di blocco dell’accensione quando veramente i livelli di alcol non permetterebbero una guida in sicurezza. Ora - aggiunge - il meccanismo si innesca anche dopo una birra” Nissan ha anche avviato i primi test sul campo di un’altra tecnologia che coinvolge le auto pubbliche delle prefetture giapponesi di Fukuoka, Tochigi e Kanagawa. Ogni mezzo è dotato di uno speciale sistema con etilometro integrato: l’analisi del livello di alcol presente nell’alito del conducente attiva o meno il passaggio elettrico nell’unità di avviamento.
L’obiettivo dichiarato delle strategie Nissan di questi anni è di abbassare il numero di incidenti e feriti entro il 2015: il 50% in meno rispetto ai dati del 1995. D’altronde gli effetti dell’alcol sulla guida sono noti: i riflessi sono meno pronti, si fatica a percepire in tempo adeguato le distanze, i tempi di frenata e gli ostacoli. Insomma si mette in pericolo la propria vita e quella altrui. Sistemi elettronici a parte basterebbe un po’ di buon senso per non mettersi alla guida dopo aver bevuto.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su