Corriere Della Sera

“Una banda di malviventi. Ma i controlli funzionano” … L’intervista. Il ministro delle Politiche agricole De Castro… La notizia dell’indagine dell’Espresso intitolata “Velenitaly” si è abbattuta sul ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro mentre si trovava a Verona per la giornata inaugurale di Vinitaly. “Quella fuga di notizie la giudico una cattiveria a dir poco sospetta - si sfoga il ministro, il giorno dopo, a Foggia per un convegno sull’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, da poco istituita-. Un caso di masochismo italiano”.
Esiste o no Velenitaly?
“L’inchiesta è partita sei mesi fa su iniziativa del ministero delle Politiche agricole e forestali. Ho voluto sentire i magistrati, molto preoccupati per la fuga di notizie, e ho chiesto loro il permesso di divulgare i risultati delle analisi. Finora non è emerso nulla che possa rappresentare un pericolo per la salute degli italiani, anche se ci troviamo in presenza di una frode attuata da una banda dai risvolti criminali, per la mole di interessi e articolazione di attività sul territorio. Sofisticavano il vino per ottenere un prodotto a bassissimo prezzo. Ma non credo che avessero l’interesse di danneggiare i consumatori. L’indagine è in corso, vedremo”.
L’”Espresso” conferma le sue rilevazioni: in quel vino c’è ben altro che un po’ di acqua e zucchero. Cosa risponde?
“Io riferisco quanto dice il magistrato. Andiamo avanti con le indagini, senza creare allarmismi, per isolare questi criminali”.
Nell’inchiesta compare un’azienda di Verona gia coinvolta, 22 anni fa, nella drammatica sofisticazione al metanolo. I controlli?
“Quella in corso è un’operazione di polizia che abbiamo condotto con il Corpo forestale dello Stato e all’Ispettorato Centrale Qualità che hanno individuato la banda di malviventi, perché di questo si tratta”.