02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Corriere Della Sera

Firenze, “camerieri angeli” contro chi beve troppo ... L’iniziativa. Controllori in divisa. Telefonate alla polizia su chi esagera Giro di vite nei locali. Ci saranno anche gli steward... Per ora non hanno neppure un nome ufficiale. Non sono steward, perché non c’è una legge che li regolamenta, non sono guardie giurate, né sceriffi e vigilantes. Li hanno ribattezzati “i camerieri-angeli anti alcol” e assisteranno i clienti degli esercizi pubblici nelle lunghe notti del centro storico di Firenze, convincendoli, si spera, a non abusare di vino, birra e superalcolici.
E, in caso di ostinazione, telefoneranno a polizia, carabinieri e vigili urbani. Insomma, un esercito di sentinelle, specializzate nell’abuso di alcol (e di sostanze stupefacenti). L’idea è stata presentata ieri dalla prefettura di Firenze in accordo con Comune, Regione e associazioni di categoria. Ma il vero ideatore del progetto è ancora una volta lui, Graziano Cioni, l’assessore sceriffo, l’amministratore che con un’ordinanza ha messo fuori legge i lavavetri della città, ha proibito ai questuanti di chiedere l’elemosina sdraiati sui marciapiedi e ha bacchettato pubblicamente gli studenti americani responsabili di schiamazzi notturni dopo colossali bevute di birra e vino.
Il piano “sorveglia-ubriachi” si snoderà su due direttrici. La prima della prefettura, più istituzionale, che prevede un tavolo di lavoro per proporre una normativa, l’istituzione ufficiale degli steward anti alcolici e un seguente corso professionale, come accade per i colleghi in servizio negli stadi per formare le nuove figure professionali. La seconda, di fatto già in vigore a partire da oggi, autogestita dalle associazioni di categoria.
“L’idea è quella di far indossare ai sorveglianti casacche facilmente identificabili - spiega l’assessore Cioni - e dare la possibilità agli esercizi pubblici di controllare che non si esageri con l’alcol”. Perché dare da bere a un ubriaco non solo è immorale, ma illegale, un reato, come ha ricordato ieri il prefetto di Firenze Andrea De Martino. “Questi volontari non avranno solo una funzione di controllo, ma di aiuto alle persone in difficoltà - sottolinea il prefetto - convincendole a non abusare di alcol. Nei casi di necessità, chiameranno le forze dell’ordine. Ma non interverranno mai direttamente”. Il provvedimento è stato pensato quasi esclusivamente per pub e discoteche. “Se poi ci saranno ristoranti che ne sentiranno il bisogno - spiega Fabio Picchi, titolare del ristorante Il Cibreo e presidente della Confesercenti fiorentina - potranno utilizzare gli assistenti. Dubito però che le trattorie fiorentine possano aver bisogno di loro. Il provvedimento rientra nel codice di autoregolamentazione approvato dagli esercenti che in cambio di maggiori controlli ha ottenuto un ampliamento della possibilità di accesso nella zona a traffico limitato nelle ore notturne”.
E chi pagherà gli “angeli anti alcol”?
“Gli stessi esercenti - risponde Cioni - perché i locali pubblici saranno i primi a beneficiare della maggiore sicurezza e del migliore decoro”. Non mancano i detrattori. Enrico Bosi, consigliere comunale di Forza Italia: “Dal cervello fecondo del Cioni ogni giorno esce una trovata. Altro che steward. Serve prevenzione e soprattutto bisogna rafforzare le forze dell’ordine e far rispettare la legge”.

Il ristoratore...
“E’ il modello dello stadio Serve a poco” ... “Se sono come gli steward dello stadio, privi di potere di intervento, servono a poco. Meglio avere più polizia e carabinieri”. Alessandro Tomberli, direttore dell’Enoteca Pinchiorri, uno dei ristoranti fiorentini più prestigiosi d’Italia, è perplesso. Anche se è convinto che siano necessari più controlli. “L’abuso di alcol deve essere combattuto - dice -. Non è solo un problema di salute, ma di sicurezza e decoro. I ristoranti non hanno questi problemi; pub, discoteche e locali notturni sì, soprattutto nei quartieri centrali di Firenze come San Frediano, Santa Croce e Santo Spirito. Ben vengano gli steward, ma non ci dimentichiamo di poliziotti, vigili e carabinieri”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su