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Corriere Della Sera

Vendemmia, un voucher per studenti e pensionati ... Iniziativa anti lavoro nero. Ogni ora pagata 7,5 euro... A vendemmiare col voucher. Pensionati e studenti potranno lavorare regolarmente nelle vigne e verranno pagati con buoni da 10 euro lordi l’ ora, comprensivi di contributi previdenziali e assicurazione sugli infortuni. Cambieranno poi gli stessi buoni alle Poste ricevendo in cambio per ogni ora di lavoro 7,5 euro netti, esentasse. Lo prevede il primo esperimento di lavoro occasionale, come disciplinato dalla manovra economica approvata qualche settimana fa. Se andrà bene, i voucher verranno estesi agli altri settori previsti dall’articolo 22 del decreto legge 112: lavori domestici; giardinaggio; pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti; lezioni private; manifestazioni sportive, culturali o caritatevoli; attività in imprese familiari di commercio e servizi; consegna porta a porta di giornali e riviste. Per ora quindi si parte con le “attività agricole di carattere stagionale effettuate da pensionati e da giovani con meno di 25 anni regolarmente iscritti a un ciclo di studi”, come prevede il comma 1 dell’articolo 22. Da martedì 19 i datori di lavoro potranno acquistare carnet di voucher cartacei presso gli uffici provinciali dell’Inps. In Veneto e Friuli potranno comprarli anche nelle Poste. Gli stessi buoni possono essere acquistati in forma telematica (dal primo agosto) sul sito dell’Inps. Il lavoro occasionale, già previsto dalla legge Biagi del 2002 ma finora mai attuato, ha lo scopo di evitare che le molte prestazioni occasionali che affollano il mercato del lavoro avvengano in nero. L’ azienda può così operare in regola senza l’ incombenza di dover stipulare alcun tipo di contratto. “Un’ idea ottima - dice l’ imprenditore Gianni Zonin -. Un modo semplice per rispettare le leggi, senza più sottostare a un iter burocratico e complicato”. Per il lavoratore il vantaggio è chiaro: svolge l’ attività con le coperture previdenziali e assicurative. Per evitare che si abusi dei voucher sono fissati dei limiti. Ciascun datore di lavoro non può usare, per la prossima vendemmia, buoni per un valore superiore a 10 mila euro. Ciascun lavoratore non può ricevere compensi superiori a 5 mila euro l’ anno, che si vedrà accreditare su una carta magnetica delle Poste, utilizzabile come un bancomat. Funzionerà? La semplicità del voucher basterà a convincere chi finora ha preferito assumere in nero? Dieci euro, spiega l’Inps, è la “media retributiva oraria nazionale nel settore agricolo nel 2007”. Ma ovviamente nelle aziende in regola.

I dati ... Più uva in arrivo Secondo le previsioni, la vendemmia 2008 registrerà un aumento del 10 per cento rispetto all’anno scorso

L’ Emilia in crescita ... La regione dove si registrerà il maggiore incremento nella vendemmia è l’ Emilia Romagna

L’ export è in ascesa ... Secondo gli ultimi dati (febbraio scorso) le esportazioni di vino nel 2007 sono aumentate del 7 per cento

“Utile contro il caporalato” ... “Il voucher è una modalità interessante per regolare una forma di lavoro che esisteva già ma non aveva regolamentazione e tutela”. Giorgio Santini, segretario confederale Cisl, plaude ai mini contratti giornalieri per i precari della vendemmia: “Era una norma del pacchetto Biagi mai attuata. Ora entra in vigore e mi sembra utile per quei lavori episodici che fino ad oggi non era possibile garantire in alcun modo. Se usato bene, può dimostrarsi uno strumento efficace anche in agricoltura contro il caporalato”.


“Un muro per i precari” ... “Il valore dato a questo voucher è al di sotto della soglia di povertà. Il lavoro così non è più fonte di autonomia. Con 7,5 euro siamo alla statalizzazione della miseria”. Maurizio Zipponi, responsabile Lavoro di Rifondazione, sa già come collocare l’ iniziativa dei bonus per gli operai della vendemmia: “Tutte le azioni che il governo ha attuato hanno smontato ogni tipo di garanzia, soprattutto per i precari. Non è flessibilità. In realtà hanno eretto un muro invalicabile tra chi ha un posto fisso e chi non ce l’ ha”.
Autore: Enrico Marro

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