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Corriere Della Sera

Il test dell’alcol ne sorprende 130 al giorno ... Un “normale bollettino di guerra”, lo definisce il sottosegretario Carlo Giovanardi. E vuole dire che un ragazzo di vent’anni neopatentato che, alla guida di un’auto di grossa cilindrata, dopo aver bevuto, travolge un gruppo di persone, rientra nelle “stragi del sabato sera”. Anche se la vittima non è lui. “Gli orari sono quelli, il ragazzo era ubriaco,
siamo al solito - continua il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega al contrasto delle tossicodipendenze -. La responsabilità è tutta nel circuito affaristico-commerciale dei locali notturni, che spinge i ragazzi alla cultura dello sballo, del divertimento estremo. Non possiamo più tollerarlo. Voglio proprio vedere - continua Giovanardi - chi dei colleghi senato rivoterà contro l’emendamento presentato al disegno di legge sulla sicurezza in discussione al Senato che vieta la somministrazione degli alcolici dalle 2 del mattino in tutti i locali pubblici, e non solo nelle discoteche, e proibisce di vendere bottiglie di alcolici dalle 2 alle 6 del mattino”. Che cosa succede in quelle maledette ore, dalle 22 alle 6 del mattino del venerdì sera e del sabato sera? Secondo l’Istat, nel 2007 si sono verificati 14.406 incidenti, 6.303 il sabato, 8.103 la domenica, corrispondenti al 43,8% dei 32.914 incidenti delle notti di tutta la settimana. Eppure i controlli aumentano, lo dice anche Giordano Biserni, presidente dell’associazione amici della polizia stradale (Asaps) che parla di “ennesima mattanza delle notti del weekend”. Secondo polizia stradale e carabinieri, i controlli nel 2007 sono stati 790.319 (positivi al test dell’alcol 47.206), a fine anno arriveranno almeno a un milione e 400 mila. Nei primi io mesi del 2007 su 594.624 controlli, 39.742 guidatori erano stati trovati positivi al test dell’alcol mentre nei primi 10 mesi del 2008 di fronte a un milione 158 mila controlli effettuati, i guidatori ubriachi erano 39.861. Insomma, i dati in percentuale sono dimezzati, passando dal 6,68 a 3,44%. Ma in numeri assoluti questo vuol dire quasi 4 mila guidatori ubriachi trovati al volante ogni mese, circa 130 ogni giorno. Come si spiega quella che sembra essere una contraddizione, visto che diminuiscono i guidatori in stato di ebbrezza ma restano alti i morti dovuti a chi guida ubriaco? “Si spiega con il fatto che i conducenti trovati con un tasso alcolico nel sangue tra l’1 e l’1,5, quindi abbastanza alto, è del 36% - argomenta il capo della polizia stradale Roberto Sgalla -. Mentre quelli con un tasso superiore all’1,5, quindi molto alto, sono il 28%. Insieme fanno il 64%. Non sono pochi. Io lo chiamo lo zoccolo duro, quella percentuale di guidatori che non solo non riesce a contenersi ma beve così tanto da risultare molto pericolosa e provocare incidenti gravi e impressionanti come quello di Cesano Mademo”.
Secondo la polizia stradale e i carabinieri, da vari studi effettuati si è arrivati a stimare attorno al 35-40% la percentuale di incidenti dovuti all’alcol sul totale degli incidenti stradali. “Le misure legislative ci sono - dice ancora Sgalla - sanzioni penali anche severe e sequestro e confisca dell’auto. Gli etilometri sono sempre più diffusi, saranno 1.200 entro fine anno solo quelli della stradale, l’impegno nei controlli è sempre più intenso ma è evidente che bisogna continuare a spingere su prevenzione e repressione. Soprattutto nelle notti dei fine settimana, che restano il momento più delicato”.

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