Corriere Della Sera

Telecamere e niente alcol: stretta di Alemanno sulla movida ... Le misure. Piano sicurezza dopo gli episodi di violenza nel centro storico: “Il divertimento deve avere le sue regole”... Per il settimo anno consecutivo è guerra allo “sballo” notturno nella movida romana. Ma questa volta quello del Campidoglio e della Prefettura è un giro di vite: divieto di vendere alcolici da asporto dopo le 21 e di somministrarli alla clientela a partire dalle 2, aumento della videosorveglianza e dell’illuminazione pubblica, controlli fiscali e delle licenze di circoli privati e associazioni culturali, utilizzo massiccio dell’etilometro nelle strade frequentate dal “popolo della notte”.

Il sindaco Gianni Alemanno e il prefetto Giuseppe Pecoraro hanno presentato ieri il nuovo pacchetto sicurezza, l’“erede” delle ordinanze anti-vetro delle precedenti amministrazioni. Il piano “anti-sballo” arriva dopo i recenti episodi di violenza: lo stupro di una ragazza al maxi-veglione di Capodanno alla Fiera di Roma, l’accoltellamento di un turista americano fuori da un pub e il pestaggio di tre minorenni da parte di una banda di bulli a Campo de’ Fiori. Fra gli esercizi pubblici dove, forse già dal prossimo weekend, sarà vietato vendere alcolici dopo le 21, ci sono anche i supermercati e le pizzerie al taglio del centro storico.

Maggiore vigilanza delle forze dell’ordine: non più presidi fissi nelle piazze, ma pattuglie in movimento nei vicoli. Da Campo de’ Fiori a Trastevere, da piazza Trilussa fino a Testaccio. “Non vogliamo il coprifuoco - ha assicurato Alemanno - ma il rispetto delle regole per evitare il disagio dei residenti e dei frequentatori delle piazze: divertimento si, ma con regole e autocontrollo”. Per il prefetto Pecoraro invece “da sola, la repressione non basta. E la norma è aggirabile. Il divieto è un deterrente, spero sia provvisorio, ma credo che sarà in vigore tutte le sere”.

Fra i provvedimenti c’è la chiusura degli archi delle mura romane e degli acquedotti perché, ha aggiunto il prefetto, “sono anfratti dove di notte si spaccia e si consuma droga”. Al parere positivo sul piano espresso dal sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro, per il quale “si tratta di una rivoluzione copernicana: d’ora in poi il centro storico non sarà più terra di nessuno”, ha risposto il presidente della Confcommercio di Roma, Cesare Pambianchi: “È giusto perseguire chi compie reati - ha avvertito - ma così rischiamo di diventare la città dei divieti. Bisogna vigilare su una norma che sa di proibizionismo, perché dietro l’angolo si nascondono i venditori abusivi che, con i divieti di somministrazione e di asporto, sono facilitati e possono diventare i monopolisti dei prodotti a vendita limitata”. Pambianchi ha anche proposto di spostare la movida sulle sponde del Tevere e di lasciare accese di notte le insegne dei negozi, ma “a tariffe agevolate”.

E la “rivoluzione romana” coinvolge anche i cortei: la Prefettura sta studiando un protocollo sulle manifestazioni. L’anno scorso furono 400 e in molti casi bloccarono il traffico. Secondo Pecoraro potrebbero essere limitate a tre piazze e due itinerari, ma “il concerto del Primo Maggio ovviamente resterà a San Giovanni, e non interverremo su grandi scioperi o manifestazioni nazionali”. Cgil, Cisl e Uil si sono dette “disponibili ad affrontare il tema della regolamentazione dei cortei”, invitando però il prefetto “a evitare forzature”.


Le aggressioni


I minorenni

Nella notte tra il 27 e il 28 dicembre, a Campo de’ Fiori, sei minorenni di Bravetta vengono aggrediti da una ventina di ragazzi di Cinecittà. La rissa finisce con tre feriti, tutti del gruppo dei minorenni.

Il turista

Lo scorso 4 gennaio, in vicolo delle Grotte, Nicholas Apuzzo, un turista americano di 26 anni viene accoltellato da due romani durante una rissa scoppiata fuori da un pub.