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Corriere Della Sera

Pietrangelini: “Se fatta bene è cultura” ... “Se almeno i ristoranti etnici rispettassero le loro culture! Spesso, dietro le insegne di cucine che vantano una storia millenaria, ci sono mediocri cucinieri che preparano pietanze con materie prime, a dir poco discutibili”. Fulvio Pietrangelini, cuoco del Gambero Rosso di San Vincenzo (Li), ristorante in vetta alle guide, va giù schietto, e attacca.
Allora ben venga la decisione di mettere al bando i locali che non sventolano il tricolore?
“Non sono un proibizionista e non amo i divieti tout court. A mio parere sarebbe più appropriato non concedere licenze a chi non dimostra di rispettare le regole e la tradizione gastronomica del suo Paese. Poi c’è la voce dei controlli. Che vanno fatti periodicamente. Auspico, invece, che i locali ibridi siano vietati”.
Si spieghi.
“Da un po’ di tempo, in Italia e non solo, fioriscono pizzerie-kebab. Ma che c’entra la pizza con il rotolo di carne allo spiedo? In questo caso, sarei molto rigido. Quanto alla pizza, vediamo di tutelarla”.
Molti frequentano i ristoranti etnici per cambiare gusti ma anche per spendere meno.
“Rilancio con un interrogativo: la cucina cinese è una delle più costose del mondo; come mai in Italia è la meno cara?”
Un buon motivo per difendere la cucina italiana?
“Due: è la più salubre in assoluto e non si può copiare. Non a caso, all’estero, ne troviamo la caricatura”.

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