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Corriere Della Sera

Regole per la vendita di alcolici ... Ricordo a Lino Enrico Stoppani presidente Fipe, in polemica con me per colpe e responsabilità dei guidatori ubriachi (Corriere, 4 aprile), che la sua associazione si battè fino all’ultimo contro il divieto di fumo nei locali pubblici, preconizzando l’inevitabile fallimento in massa di locali e ristoranti. È accaduto esattamente il contrario con beneficio alla salute di tutti. La stessa federazione oggi contrasta duramente che si possa estendere il divieto alla somministrazione di alcolici, oggi in vigore dalle due del mattino per discoteche e locali da ballo, anche a bar, pub e chioschi, facendo finta di non sapere che gli incidenti stradali più catastrofici in termini di morti e feriti si concentrano proprio dalle due alle sei del mattino. Non mi convince affatto l’idea che sia sufficiente la repressione per evitare gli incidenti senza anche una adeguata prevenzione attraverso regole che fissino limiti ragionevoli e condivisi (o il presidente Fipe vuole consentire di nuovo la somministrazione di superalcolici negli autogrill delle autostrade?). Non a caso tali regole sono in vigore in quasi tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti d’America, che sono uno Stato non certo meno civile e progredito dell’Italia.

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