02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Corriere Della Sera

Test dell’alcol al ristorante. Etilometro, nuovo gadget ... Proposta di legge: “Così in gruppo si decide chi guida”... C’è quello da borsetta e quello che blocca l’auto. I dubbi dello chef... Metti una sera a cena, compagnia bella, una bottiglia di rosso. Arriva il conto, e il pavimento trema un attimo sotto i piedi. Un bicchiere di troppo. Varrà la pena mettersi alla guida? No, naturalmente. Per levare il dubbio, basterebbe l’etilometro. Almeno è questa la proposta bipartisan che la commissione lavori pubblici del Senato sta valutando: test alcolemici gratuiti e volontari nei ristoranti. “L’idea è di rafforzare gli strumenti di prevenzione”, ha spiegato Marco Filippi (Pd). E Luigi Grillo (Pdl): “È un modo per stabilire l’obbligo per i ristoranti di dotarsi dei precursori, che costano tra i 40 e i 50 euro e possono costituire un valido aiuto”. I più lungimiranti, in realtà, ci hanno già pensato. Dando una lettura un po’ troppo scrupolosa della legge numero 160 del 2007, che obbliga “i gestori dei locali di intrattenimento in cui si somministrano bevande alcoliche (...) di assicurarsi che all’uscita sia possibile effettuare, in maniera volontaria da parte dei clienti, una rilevazione del tasso alcolemico”. L’articolo è pensato per le discoteche, più che per trattorie e ristoranti. “Ma noi ci siamo sentiti chiamati in causa e da allora ci siamo attrezzati con un Alcoolix. Gli ospiti sono contenti. Con un euro si levano il pensiero, soffiano dentro una cannuccia e in base al responso decidono a chi lasciar guidare l’auto”, racconta Fabrizio Fabiano, figlio dei titolari del Braciere di Serramazzoni, 45 coperti di cucina montanara nel Modenese. E neppure uno chef stellato come Moreno Cedroni storce il naso di fronte all’iniziativa, anzi si dice disposto ad accoglierla nella sua Madonnina del Pescatore, a Senigallia. A poche condizioni: “Può essere interessante per chi poi vuole mettersi in viaggio garantito. Ma va fatto con eleganza, magari in una saletta a parte, lontano dalla curiosità. Serve per misurare se stessi, lo proverei anche su di me, la salvaguardia è importante. Comunque non può essere a carico del ristorante né del cliente”. Non tutti sono così aperti. Edi Sommariva, direttore generale del Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi, neanche ci pensa: “Queste prove sono un placebo, non ha senso farle senza un apparecchio certificato. Però potremmo valutarle se in cambio i legislatori togliessero il divieto di vendere alcolici dopo le due”. L’etilometro a tavola è l’ultimo avamposto della battaglia per la guida sicura. Dopo essere entrato in macchina e in borsetta, non fa quasi più notizia ai posti di blocco o fuori dalle discoteche (a parte quella volta che il sindaco di Milano Letizia Moratti, due anni fa, volle premiare con un nuovo ingresso omaggio i primi cinquanta ragazzi usciti indenni al test dai locali). La Volvo ha inventato quello di bordo, che blocca il motore se il tasso alcolemico supera lo 0,5. Saab, altro costruttore svedese, ha elaborato un sistema simile. I giapponesi hanno testato sofisticati rilevatori del respiro, sul cambio e sullo schienale, per calcolare immediatamente il livello alcolico. Ed esistono navigatori satellitari, come il Geosat 6 Drive di AvMap, che insieme con la cartografia include l’etilometro. Paola Matera, amministratore unico della Veritest Srl, vende su Internet apparecchi per misurare l’alcol nel corpo. Racconta: “È un mercato in continua ascesa, ogni anno il volume d’affari raddoppia. Lavoriamo con aziende di tutti i settori: dall’armatore che li vuole acquistare per le sue navi a chi vende Tir o macchine e decide di regalarlo con il mezzo. Ma ci sono anche i produttori di bevande alcoliche. Loro fanno questo ragionamento: chi non sa quanto può bere, non beve; allora io gli do uno strumento con il quale lui sa che può bere in modo consapevole”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su