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Corriere Della Sera

Pronta l’asta per il Grinzane. Dall’inchiesta nuove accuse ... Mentre l’inchiesta giudiziaria ha una fiammata di coda, il tribunale di Torino ha finalmente stabilito la data dell’asta per quanto resta del Premio Grinzane Cavour. Mercoledì 18 novembre, fa sapere il liquidatore Enrico Stasi, dopo l’apertura delle buste, comincerà davanti a un notaio l’asta. Per il momento la base è costituita dall’offerta della fondazione Bottari Lattes, presieduta da Caterina Bottari, vedova dello scrittore, editore e pittore Mario Lattes: trecentomila euro, di cui trentamila già versati, per la banca dati del Grinzane, le attrezzature, i libri, le carte autografe e centinaia di pregiate bottiglie di Barolo e Barbaresco. Dall’asta sono esclusi i marchi, perché sotto sequestro. Qualcuno giura che a sorpresa la mattina del 18 novembre potrebbe spuntare l’editore romano Gianni Aringoli, il presidente del Premio Capalbio che la scorsa estate per alcune settimane sembrava l’unico interessato a rilevare l’ex impero di Giuliano Sorìa. Ma Aringoli finora non ha dato seguito concreto all’iniziale interesse. Ieri intanto, il Gip di Torino ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Bruno Libralon, presidente dell’Italian culinary institute for foreigners e disposto la misura di divieto di dimora per l’architetto Piergiovanni Perrucca. L’accusa è di aver ottenuto o cercato di ottenere indebiti flnanziamenti dalla Regione e di aver emesso false fatture. Libralon è accusato di appropriazione indebita di 38.800 euro in concorso con Sorìa.

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