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Corriere Della Sera

All’erede del Brunello il marchio Biondi Santi ... A brindare, stavolta, è stato l’erede indiscusso del Brunello di Montalcino, il vino nobile delle terre senesi. Vittoria di marchio, quella di Jacopo Biondi Santi, pronipote di quel Clemente che il Brunello aveva inventato nell’Ottocento, per una vicenda giudiziaria che lo contrapponeva al suocero, Pierluigi Tagliabue, tra i proprietari della Lombarda Petroli (la società al centro del sabotaggio che ha provocato l’inquinamento del fiume Lambro) e anche lui impegnato nel commercio del Brunello. Il tribunale di Milano ha dichiarato nullo il marchio “Bs Biondi Santi spa”, depositato nel 1995 con il quale la società di Tagliabue commercializzava il vino. Il motivo? Secondo il giudice il suo deposito è stato effettuato in violazione dei diritti anteriori sui marchi comprensivi del patronimico Biondi Santi spettanti all’azienda agraria Greppo Biondi Santi srl produttrice del Brunello Biondi Santi. Inoltre il marchio avrebbe violato i diritti sul nome della famiglia Biondi Santi, che controlla l’azienda “Il Greppo”, e dello stesso Jacopo Biondi Santi, erede della famiglia.

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