02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Corriere Della Sera

Acciaio e vigneti, il meno “generoso” è a Nord-Est ... Virtuoso o sparagnino, il comune di Mareno di Piave? In effetti, la spesa corrente di 287 euro (l’anno) per abitante è una miseria. Ultimo in classifica, non a caso. Eugenio Tocchet, 58 anni, sindaco da 7 (due anni fa è stato rieletto con il 77,5% di consensi), leghista, alla guida di una coalizione Pdl, risponde: “Certo, abbiamo fatto investimenti oculati e qui sta la nostra virtù. Che rivendico. Ciò premesso, l’essere stati avveduti si è rivelata una mezza fregatura. Nel senso che, adesso, ci troviamo strangolati dal Patto di stabilità. Che indica i budget, in base a parametri calcolati sulla cosiddetta spesa storica. Di conseguenza, siamo rimasti ultravirtuosi un po’ per scelta un po’ per obbligo. Per non parlare dell’ultima manovra finanziaria che, se non viene modificata, ci taglierà le gambe”. Mareno di Piave è un paesone di pianura, in provincia di Treviso. Conta poco meno di 10.000 abitanti e si trova a ridosso di Conegliano Veneto. Quasi un satellite del centro maggiore. Tra le personalità di spicco, annovera un europarlamentare, Toni Cancian, e il fratello di lui, Domenico, che è il vescovo di Città di Castello. Di più: a Mareno, nella cappella di famiglia, c’è la tomba di Francesco Donà delle Rose, l’unico doge non sepolto a Venezia. “Ma siamo soprattutto un centro industriale - avverte il sindaco -. Il comune sta dentro il Distretto dell’acciaio e conta varie industrie meccaniche. Poi, ci sono le attività agricole, i vigneti, le cantina. Insomma, non ce la passiamo male”. “Voglio dire - continua Tocchet - che potremmo permetterci di investire un po’ di quattrini in servizi e opere pubbliche. Inoltre, dovremmo assumere qualche dipendente municipale. Al momento, ne abbiamo 22, un terzo della media generale. Ma il turnover è bloccato. Fatto sta che veniamo penalizzati come gli amministratori spreconi. Così non va. Mi dispiace, la mia coalizione è la stessa che sta al governo. Non importa, io contesto le ultime imposizioni”. Comunque sia, può indicarci, con qualche esempio, l’essenza della consolidata virtuosità di Mareno? “Attraverso accordi di programma con privati, siamo riusciti a realizzare opere utili per il comune. Due casi: una bella piazza con edifici residenziali al posto di un capannone-bocciofila dismesso e un laghetto ricavato da un’ex cava che era diventata discarica abusiva. A costo zero. Attorno al lago, il proprietario ha messo su un ristorante, noi un centro polivalente. E poi area verde, piste ciclabili, su una superficie di 66.000 metri quadrati”. Veniamo alla manovra. Tagli prevedibili? “La chiusura dei due palazzetti dello sport. Inoltre, saremo costretti a far pagare interamente il pulmino per il trasporto alunni”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su