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Corriere Della Sera

L‘Adriatico fuori stagione e la Sicilia interna, passando per gli ulivi del Garda... ... Sagre, mostre, festival 10 piccoli viaggi in Italia... Dalla via Francigena al relax nella masseria Dalle feste in costume al “cibo di strada” Il weekend dei Santi è l’occasione giusta: c’e un Paese “minore” da scoprire (per accorgersi, magari, che la novita sta sotto casa)...

Sarzana... In pellegrinaggio con tappa finale all’enoteca... Tra i boschi di castagni, antiche abbazie e rocche, l’entroterra di La Spezia, con i colori dell’autunno è tutto da visitare. Il nuovo pellegrino può percorrere il tracciato dell’antica via Francigena che collegava Canterbury a Roma, a piedi, in bicicletta o in auto. Il tratto ligure della Francigena unisce Sarzana ad Aulla e coincide con una parte del Camino di Santiago che attraversa tutta la Liguria. A piedi, partendo da Aulla, i 18 chilometri della tappa iniziano appena passato il ponte sull’Aulella, in direzione Bibola, costeggiano il monte della Liccia per concludersi nel centro di Sarzana: proprio nel corso principale dove via Mazzini si sovrappone per 200 metri all’antico tracciato. Tempo richiesto sei-sette ore, ovviamente frazionabili. Indicazioni curate dal Cai. Abbigliamento: la pellegrina, mantella con cappuccio prescritta ai viaggiatori che si può sostituire con la K-way, il bordone, bastone con punta d’acciaio, mentre il petaso, cappello a larghe falde, è lasciato alla fantasia. I pigri possono sempre optare per l’auto, 25 chilometri sulla provinciale 62 e fare poi una deviazione in val di Vara, a Varese Ligure, delizioso paese medievale a pianta circolare premiato a livello europeo per i prodotti biologici, soprattutto le carni bovine (acquisti alla Cooperativa macellai). Per tutti, dopo la sosta a Sarzana (bella la cattedrale gotica del 1474, la chiesa di Sant’Andrea e tutto il centro storico), la gita si può concludere a Castelnuovo Magra nell’Enoteca regionale ligure: 180 produttori locali propongono oltre 400 qualità di vino, quasi 200 disponibili per la degustazione. L’enoteca apre nei weekend alle 15 ed è possibile prenotare (Betta 3331311563 o 3384602606) spuntini tipici (focaccia e torte salate) o cene nel bel palazzo ottocentesco in via Vesuvio.

Il Vulture... La cantina “sperimentale” tra boschi e vigne... Cerchi e spirali. I falchi volteggiano alti. Sotto le loro ali spiegate, una tavolozza di colori autunnali: i boschi di querce, roverelle, sorbi, cerri e castagni virano dal verde al giallo, al mattone; cadono le ultime foglie ocra e rosso delle vigne. Siamo nel Vulture, terra di Basilicata punteggiata di castelli e laghi vulcanici, e pettinata dai filari dell’Aglianico. Qui, al vino e alle castagne è dedicato il weekend lungo dei Santi. A Melfi, sotto le mura del maestoso castello - eretto dai normanni alla fine dell’XI secolo - si tiene la Sagra della Varola (caldarroste) con degustazioni e musica popolare: tammurriate e tarantelle in piazza (solo questo weekend). A 6 chilometri dal capoluogo c’è la cantina di Barile di Feudi di San Gregorio, che da due anni sperimenta nuove vinificazioni dell’Aglianico. Il Vulture si raggiunge dal casello A 16 di Candela, percorrendo la statale 658 per Melfi: di qui a Barile (dove la Locanda del Palazzo offre, su prenotazione, passeggiate in vigna, degustazione di vini e pernottainento; tel 0825.986626) e Rionero sono pochi minuti attraverso boschi e vigne. Tra queste terre di Basilicata Federico II redasse, nel castello di Lagopesole, il suo Ars venandi cum avibus. Ma prima ancora il Vulture fu cantato da Cicerone, Marziale, Apicio. Non potevano nascere che qui, tra le antiche vigne lucane adottate dall’azienda irpina Feudi i “vini prototipo” che esprimono quanto di più interessante proponga la produzione locale: vini-test creati con la segreta speranza di fare dell’Aglianico il Brunello del Terzo Millennio. Val la pena di degustarli prenotando le passegate in vigna di Feudi. Altri cru maturano nelle botti della Compagnia delle Vigne che a Barile e mesce i vini di Tenute del Cardinale.

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