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Corriere Della Sera

Prodotti rari e niente Ogm Cresce la spesa dal contadino ... A tavola Il recupero degli alimenti perduti, dal vino pecorino ai figadei... Otto milioni di italiani nei farmer’s market, più 28%... È boom dei farmer’s market. I mercati degli agricoltori che vendono direttamente i propri prodotti nel 2010 hanno avuto un’impennata di clienti. Solo quelli organizzati dalla Coldiretti sono stati frequentati da 8,3 milioni di italiani. Un aumento del 28%. Nel primo dossier sul fenomeno, presentato ieri, sono state rese note le cifre del successo. Sono saliti a 705 i mercati degli agricoltori di Campagna Amica aperti, per un totale di 25.115 giornate (+148%), in tutte le regioni. Sedicimila imprenditori agricoli hanno portato ai consumatori i propri prodotti, realizzando un fatturato stimato in 320 milioni di euro. Più della metà dei mercati (60%) Si trova nel Nord Italia, il 18% nel Centro e il 22% tra Sud e Isole. La regione con il maggior numero di farmer’s market attivi promossi dalla Coldiretti è il Piemonte, con 105, seguito da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Toscana. Va però alla Lombardia il primato della regione col maggior numero di produttori (2.250), davanti a emiliani e piemontesi. Per il presidente della Coldiretti Sergio Marini “dai mercati viene una risposta a un nuovo stile di vita e a un modello di consumo più sostenibile”. Prodotti locali del territorio che non devono affrontare lunghi trasporti con mezzi inquinanti. Contenuti gli sprechi di imballaggi con l’offerta, ad esempio, di latte sfuso. Banditi gli Ogm. Servizi di vendita a domicilio e offerte speciali per i gruppi di acquisto solidale (Gas) formati da condomini, colleghi, parenti o gruppi di amici che decidono di fare la spesa insieme per ottenere condizioni vantaggiose ma soprattutto per garantirsi la qualità di quanto portano in tavola. Caratteristiche che attirano anche gli chef che offrono menù a chilometro zero. I prodotti più venduti sono: la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i biscotti ed i legumi, con una spesa media di circa 26 euro per visita. Grado di soddisfazione al 75%. I clienti sono perlopiù donne (62%). 11 48% ha una età compresa tra i 35 ed i 54 anni. Il 68% ha una scolarità medio alta. Il 91% degli acquirenti lo consiglierebbe ad altri. Grazie a questi mercati stanno ritornando sulla tavola varietà di ortaggi e frutta destinate all’estinzione. Il 95% delle antiche varietà di grano è già andato perduto. Tre varietà di frutta su 4 rischiano di sparire per sempre, assieme a una trentina di razze di mucche, pecore e maiali. E con loro i sapori. Giacché la grande distribuzione privilegia le grandi quantità e non la qualita. In Italia nel secolo scorso si contavano 8 mila varietà di frutta, mentre oggi si arriva a poco meno di 2 mila e di queste ben 1.500 sono considerate a rischio. In questi mercati, il tempo più breve che intercorre tra la raccolta e la vendita favorisce la salvaguardia La Coldiretti stima di aver salvato almeno cento varietà vegetali, e diverse razze di animali da carne. Dall’aglio di Resia in Friuli, al- la zucca berettina dell’Emilia Romagna, alla tortella suina delle Marche, ai figadei lombardi, al vino pecorino dell’Abruzzo.

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