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Corriere Della Sera

“Cambiare (in meglio) richiede tempo” ... Il produttore... Silvano Bresciani, direttore generale della Barone Pizzini e vicepresidente del Consorzio Franciacorta, è un produttore di vini biologici tra i più seri e rigorosi presenti sul mercato, autore del primo Franciacorta Dogc: “Certamente la prospettiva di produrre vino da uve che non hanno subìto alcun trattamento mi affascina e penso che tutti i produttori debbano tenere in seria considerazione la possibilità. Certo però vi è il problema dell’identità e del territorio. Il Franciacorta, come ogni vino Doc o Docg, è un vino, espressione di uno o più vitigni coltivati in un certo territorio, con ben preciso profilo organolettico”. “Introdurre un altro vitigno - sostiene Bresciani - significherebbe cambiare molte cose. Certo anche nel vino nulla è definitivo, ma per poter cambiare in qualsiasi vino Doc occorre molto tempo, molti adempimenti burocratici, ma soprattutto bisogna fare molta sperimentazione per verificare come questi nuovi vitigni rispondono ai diversi climi e habitat, ed eventualmente pensare a incroci con le varietà esistenti. L’obiettivo di un vino ancora più salubre merita questo sforzo”.

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