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Corriere Della Sera

La rivincita dell’agricoltura made in Italy, esporta più dell’industria ... Non solo vino e pasta. Ma anche piume di struzzo per gli spettacoli di “burlesque”, birra tutta “tricolore”, argilla senese lavorata con olio extravergine che diventa una miscela per massaggi rigeneranti. Ed ecco come, secondo il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini, nel 2011 la vendita all’estero di prodotti agricoli e di allevamento ha sorpassato quella di auto e moto made in Italy a “conferma del primato conquistato dall’agroalimentare nazionale che ha visto crescere il valore delle esportazioni dell’11 per cento nel corso del primo trimestre”. È quanto emerso durante l’assemblea annuale della Coldiretti che ha visto arrivare a Roma quindicimila coltivatori da tutte le regioni. “Nel primo trimestre dell’anno - ha detto Marini - le esportazioni di cibo e bevande sono state pari a 7,1 miliardi mentre quelle di automobili, motocici, trattori e altri veicoli si sono fermate a 6,6 miliardi”. Un risultato “non occasionale che parte da lontano” poiché negli ultimi cinque anni il valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari made in Italy è aumentato del 23% a fronte di una riduzione dell’11% di quello dei veicoli. “Il made in Italy alimentare - ha affermato Marini - è una leva competitiva in Italia e nel mondo che offre un contributo insostituibile all’economia, all’occupazione e alla sicurezza alimentare dei cittadini”. Un successo che ha “aspetti sorprendenti”, come l’invasione dei formaggi italiani sulle tavole dei francesi, con un aumento del 21% delle esportazioni (da 57 a 69 milioni). In agricoltura l’occupazione corre e si mette in luce, rispetto alla generale stagnazione (+0,4%), mettendo a segno un aumento del 6% nel primo trimestre. Dati ancora più incoraggianti per il futuro, visto che la previsione è quella di 250mila nuovi posti di lavoro creati dal settore agricoltura nei prossimi dieci anni.

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