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Corriere Della Sera

Chiantishire ... Quella cantina è un museo ... I luoghi sono doppiamente evocativi perché il paesaggio della Toscana autentica, tra le province di Pisa e di Firenze, si unisce alla cultura artistica e letteraria. Siamo nel comune di Vinci (terra natale del grande Leonardo) a Borgo di Dianella, poche case, una pieve romanica e una villa del Cinquecento voluta e vissuta dalla famiglia Medici e poi abitata (con tanto di dedica in versi) dal poeta Renato Fucini che qui è sepolto nella vicina cappella. Oggi villa Dianella è una residenza storica per trascorrere vacanze tra vigneti e uliveti. E naturalmente vivere la cultura del Chianti tra i migliori delle colline toscane. Ma c’è una peculiarità in più in questa oasi a pochi minuti dal centro di Firenze e non distante da città d’arte straordinarie quali Lucca, Siena e Pisa: la libertà di muoversi nella natura e dalla natura imparare i segreti. Proprio come scriveva Fucini (“O senti io mi imprincipiai da bimbettino / A studià in su cipressi di Dianella / Come faceva r’nidio un cardellino”) si può realmente studiare nella natura. Magari i segreti della cucina con un corso organizzato da cuochi sopraffini, oppure cercando di carpire i segreti dei sommelier nelle antiche cantine trasformate in museo dai padroni della dimora, i conti Francesco e Veronica Passerin d’Entrèves. O ancora, nei periodi opportuni, assistere “sul campo” alla vendemmia e ai processi di vinificazione e d’invecchiamento o alla raccolta delle olive con tanto di spremitura personalizzata. La visita guidata delle cantine è un evento nell’evento. In luoghi mistici ci accolgono botti in rovere e angoli dalle mille suggestioni dove l’invecchiamento è un rito. E lo spettacolo è sublime.

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