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Corriere Della Sera

La cena delle meraviglie. Un menù con 45 stelle ... Due italiani nel super team mondiale degli chef ... Quarantacinque tra gli chef più celebri del mondo (inclusi gli itaiiani Annie Féolde, della prestigiosa Enoteca Pinchiorri di Firenze e Norbert Niederkofler dell’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano) hanno celebrato la primavera lunedì sera a New York, cucinando insieme per quasi 400 buongustai “eccellenti”, tra i quali l’attrice Elizabeth Olsen, la modella Coco Rocha, Frédéric Lefebvre, ministro francese per il Commercio e Tim e Nina Zagat, dell’omonima guida, insigniti a fine serata del premio Art de Vivre, un riconoscimento creato esclusivamente per il Diner des Grands Chefs. Un anno dopo la sua inaugurazione ufficiale al castello di Versailles, l’onore della seconda edizione è toccato alla leggendaria Gotham Hall di New York, per l’occasione completamente tappezzata da una vegetazione di fiori e verdure primaverili. Gli ospiti, in smoking gli uomini, abito lungo le donne, hanno sborsato fino a 1.500 dollari a testa per la serata organizzata da Relais & Chàteaux, la prestigiosa associazione che riunisce 518 dei migliori hotel di charme e ristoranti gourmet in 6o Paesi e cinque continenti, di cui 45 in Italia. Dall’interno di cucine aperte, poste a pochi metri di distanza dagli ospiti, i 45 chef hanno lavorato insieme, in gruppi di tre o quattro, sfornando un menù personalizzato e diverso da tavolo a tavolo, partendo da ingredienti rigorosamente “made in the Usa”: asparagi, spugnole, capesante del Maine, branzino di Montauk, lombata d’agnello. La cena è stata accompagnata dalla Maison de Champagne Pommery con la sua celebre Cuvée Louise 1989, 1990 servita in jèroboam e Cuvée Louise Rosée 2000.
Il compito di cucinare per il tavolo “italiano” supervisionato dal valdostano Corrado Neyroz, tesoriere internazionale di Relais & Chàteaux, è spettato alle uniche tre chef donne della serata. Oltre alla Féolde (che ha firmato l’artistico piatto di capesante del Maine e spugnole arrotolate nella pancetta) c’erano l’americana Barbara Lynch e la giovane taiwanese Lan-Shu Chen, creatrici, rispettivamente, dell’antipasto di aragosta con asparagi e pisellini novelli e dell’arrosto di vitello con spugnole e rapanelli. La serata è stata anche una celebrazione del made in Italy, grazie alla presenza di molti prodotti nostrani, dall’acqua minerale al vin santo. “L’Italia oggi offre ciò che di meglio esiste nell’enogastronomia mondiale”, spiega la Féolde. “Sono reduce da una trasferta culinaria a Montreal, dove una serata all’insegna della nostra cucina è riuscita, da sola, a raccogliere abbastanza fondi per aprire una scuola alberghiera in Canada”. “L’Italia è, dopo la Francia, il Paese più importante per la nostra organizzazione”, spiega Jaume Tàpies, presidente internazionale dell’esclusivo club fondato in Francia nel 1954 con l’obiettivo di divulgare l’art de vivre nel mondo, senza mai tradire le “cinque C” del motto alla base della sua filosofia: Carattere, Cortesia, Calma, Charme e Cucina. “Non è certo un mistero”, puntualizza Tàpies, “che il Belpaese possieda strutture d’eccezione con una tradizione e un patrimonio ineguagliabili”. Nella sua introduzione alla Guida 2012, lo scrittore brasiliano Paulo Coelho, nuovo ambasciatore dopo Richard Gere, disegna un parallelo tra il viaggio e il pellegrinaggio, osservando come “attraverso il contatto con gli altri, viaggiare ci dice molto su noi stessi”. “Nella nostra capacità di adattamento, di ricerca dell’equilibrio fra la nostra personalità e questo nuovo ambiente”, scrive l’autore de L’Alchimista e Aleph, “scopriamo noi stessi; sicuramente, ci arricchiamo”.

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