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Corriere Della Sera

I vini che sorridono a Natale ... Ci sono vini che sorridono, fuori e dentro le bottiglie. Sono i migliori da regalare a Natale. Avvolgendoli nei versi di Giuseppe Conte (Mondadori): “Regalamele tu/ domestiche vendemmie/ da cui poi ricavare/ il vino di un sorriso”.

Ci sono vini che sorridono in una canzone, come quella della romana Pilar, che in “Autoctono italiano” melodicamente cita 73 nomi di vitigni, dall’Asprigno al Teroldego (il cd si intitola “L’amore è dove vivo”, 11,50 euro).

Ci sono vini che sorridono da una matita, come nella vignetta di Charlie Hebdo dopo gli attentati di Parigi, un uomo crivellato che beve e dice: “Loro hanno le armi, noi lo Champagne”. Per divertirsi a conoscere le etichette francesi c’è Vintour, tabellone, dadi e quiz (un gioco di società a 35 euro sul sito della Revue du vin de France). E i bicchieri? La nuova collezione Sommelier di Riedel si chiama Superleggero, 10 calici diversi, da 80 euro l’uno). Ci sono vini che sorridono in cantina. Costruirne una, secondo il motto del vignaiolo Giacomo Bologna, rallegra; e fa sogghignare “al pensiero di quell’uomo senza canti e senza suoni… che dovrebbe vivere una decina d’anni più di voi”. Per i cantinieri c’è il kit del collezionista: dal libro mastro ai solventi per togliere e conservare le etichette

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