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Corriere Della Sera

Un Sideways al profumo di Barolo ... Dodici anni dopo potrebbe materializzarsi una versione italiana di “Sideways”. L’artefice è Paolo Damilano, alla guida della cantina di La Morra con il fratello Mario e il cugino Guido. È uno dei 101 produttori selezionato per OperaWine, l’evento che sabato 9 aprile aprirà il Vinitaly di Verona. È anche il presidente di Film Commission Torino Piemonte (e del Museo nazionale del cinema), la fondazione che ha portato nella regione più di 900 set (dal “Divo” di Sorrentino a “La Corrispondenza” di Tornatore) grazie a incentivi e sconti fiscali. “Abbiamo l’idea di acquistare i diritti per la versione europea di “Sideways” - annuncia Damilano - abbiamo avuto contatti con una possibile produzione italo-cinese. Stiamo progettando anche una fiction tv che racconti le Langhe”.
Damilano racconta il progetto mentre a tavola, da Cracco, arriva un trancio di manzo giapponese da abbinare con l’ultimo nato tra i Barolo dell’azienda: è il 1752, una Riserva dalla collina di Cannubi, la zona più contesa delle Langhe. Annata 2008, quindi 7 anni di affinamento in botte da 50 ettolitri e in bottiglia. L’uva viene da 2 dei 10 ettari tra proprietà e gestione di Damilano, con vigne che hanno fino a mezzo secolo di vita.
La cantina nasce nel 1890, con il bisnonno Giuseppe Borgogno.
“Poi toccò al nonno Giacomo - racconta Damilano - e a mio padre. Ho seguito i loro due insegnamenti. Il primo (del nonno): imparate l’inglese e girate il mondo. Il secondo (del papà): vendere un terreno e una proprietà è sempre sbagliato, anche quando ti riempiono di soldi”.
Nel 1997 Paolo ha preso il comando con fratello e cugino. “Avevamo tutte barrique, erano gli anni dei Barolo Boys. Non mi convinceva e siamo gradualmente tornati alle botti grandi. Gli ettari sono diventati 53, vendiamo il 60% delle bottiglie negli Stati Uniti (oltre a Barolo, Arneis, Barbera e Moscato d’Asti)”. Ora la “sfida meravigliosa”, come la chiama Damilano, è con il Riserva, che prende il nome dall’anno in cui fu trovata la prima bottiglia con Cannubi nell’etichetta. Una sfida resa possibile dall’acqua: i Damilano da mezzo secolo producono minerale con l’azienda Pontevecchio e 6 differenti marchi.

“Siamo in questo settore da 45 anni - racconta Paolo Damilano - ma la vera svolta è arrivata dopo il disastro di Cernobyl, quando il consumo di acqua minerale in Italia ha iniziato a salire decisamente. Ora produciamo 400 milioni di bottiglie d’acqua, la più leggera d’Italia”.
Un giro d’affari da 45 milioni l’anno (contro i 3,5 milioni con il vino) che ha permesso di finanziare gli alti costi della Riserva 1752. Un vino speziato e intenso, che ha il potere magico di far ricordare, come si sente in Sideways, che “il vino è un essere vivente che evolve e acquista complessità fino al suo apice”.

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