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Corriere Della Sera

Zenato scommette sull’online per portare l’Amarone anche in Brasile e Ecuador … L’esplorazione di nuovi mercati come il Cile, l’Argentina, l’Ecuador e l’Africa, la crescita negli Stati Uniti (che rappresentano il 16% del fatturato) e in Brasile è tra i principali obiettivi per il 2017 di Zenato, azienda vitivinicola fondata negli anni 60 da Sergio Zenato nella zona vicino al Lago di Garda che produce principalmente Amarone e Lugana e che oggi esporta il 70% dei suoi prodotti in più di 65 Paesi. La strategia di Zenato per i prossimi tre anni prevede una maggiore affermazione nel Sud Est asiatico e in particolar modo in Cina, raggiungendo anche le cosiddette città di seconda e terza fascia oltre a Shanghai, Pechino e Shenzen. “A breve cominceremo a vendere on line il nostro vino”, spiega Nadia Zenato (foto) che insieme al fratello Alberto e alla mamma Carla guida l’azienda di famiglia e che racconta come il fatturato stia crescendo a ritmi del 10% all’anno e del 6% negli Usa. Una realtà, quella di Zenato, che ha investito in modo pionieristico sui vitigni autoctoni nella zona della Lugana e nella zona classica della Valpolicella a Sant’Ambrogio, valorizzandone le potenzialità. In particolare Sergio Zenato ha voluto scommettere sul Trebbiano di Lugana, conferendo al Lugana il prestigio di un vino presente e in tutte le tavole del mondo.
Negli anni Novanta è stato poi riscoperto un metodo antico della Valpolicella ormai in disuso, il ripasso, per dar vita ad un vino con una struttura più importante rispetto al Valpolicella, ma meno complesso dell’Amarone, il Ripasso Valpolicella Ripasso Doc Superiore. “L’Amarone e il Lugana - prosegue Zenato — piacciono molto agli americani nel 1979 siamo stati tra i primi a importare il nostro vino. Anche il Canada rappresenta un Paese di riferimento da più di 20 anni; in Australia siamo presenti da sedici anni e da qualche anno siamo anche in mercati emergenti come il Sud Africa, la Corea, il Vietnam, la Thailandia, Hong Kong come anche negli Emirati Arabi Uniti”. All’azienda vitivinicola, 50 dipendenti e 95 ettari di terreno, di cui 60 a Peschiera del Garda, a Trebbiano di Lugana e 35 in Valpolicella, nella Tenuta Costalunga, stanno molto a cuore anche gli investimenti nella ricerca, la partnership con le università, la continua promozione dei propri prodotti e le nuove sperimentazioni. “Stiamo cominciando a produrre vino biologico, il Sansonina, in un piccolo terreno di 13 ettari, tra Peschiera e Sirmione” evidenzia la manager che poi rivela che quest’anno Zenato si sta focalizzando sulle annate storiche dell’Amarone 2003, 2004, 1996, 1998 e sta preparando una limited edition di 200 cassette numerate da 3 bottiglie ciascuna da distribuire in tutto il mondo. Tra i riconoscimenti ottenuti, l’assegnazione dei tre bicchieri da parte del Gambero Rosso e la presenza nell’ultima classifica dei 104 migliori vini di Wine Spectator.

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