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Corriere Della Sera

“Noi, figlie dei re del vino alla conquista del Brunello” … La famiglia degli enologi Cotarella ha acquistato l’azienda Le Macioche a Montalcino: un investimento da oltre cinque milioni affidato alle eredi Enrica, Marta e Dominga. “Ci mettiamo alla prova, non è vero che i giovani sanno solo distruggere quel che c’è” … Nuovi arrivi in terra di Brunello. La conquista è tutta al femminile da parte delle tre donne del vino italiano, con un cognome altisonante, quello dei Cotarella, che la dice lunga sulla tradizione enologica italiana. La firma è arrivata nelle settimane scorse per l’acquisto di 5 ettari, di cui 3,5 vitati a Brunello, dell’azienda Le Macioche, in una delle zone più storiche, un investimento di oltre 5 milioni di euro. Una realtà che entrerà nel corpus aziendale di famiglia, con la realtà Falesco (13,2 milioni di fatturato nel 2016), che si trova a sud di Orvieto, fondata dai due enologi Riccardo (mondiale la sua fama) e Renzo (amministratore delegato della Marchesi Antinori) e guidata sempre dalle figlie Dominga (45 anni, agronoma, figlia di Riccardo), Marta (35, che si occupa dell’amministrazione) ed Enrica (31, comunicazione e social), figlie di Renzo. Le Macioche, acquistata nel 2014 da tre giovani soci veneti per una cifra attorno ai 4 milioni di euro e un fatturato intorno ai 250 mila euro, era in vendita da un po’ di tempo. Oggi la proprietà possiede la cantina e il podere. “Montalcino è arrivata quasi per caso spiega Dominga Cotarella l’abbiamo vista per la prima volta a luglio e in pochi mesi abbiamo concluso. La volontà è quella di mettersi alla prova in una delle zone più conosciute e blasonate. L’azienda è piccola ma bellissima, una bomboniera. È stato amore a prima vista, e quando ti innamori perdi anche l’obiettività. Faremo solo Brunello e qualche Riserva. Usciremo con l’annata 2013 coi vini già in cantina mentre la nostra prima prova totale sarà con l’annata 2017 che avrà anche il marchio biologico riconosciuto. Nelle bottiglie - aggiunge - resterà il nome Le Macioche, perché è quello della zona ma introduranno il nome aziendale Cotarella”. Tre donne alla guida di un’azienda. “Insieme - continua Dominga - ci completiamo, formiamo un team forte e consapevole. Difficilmente andiamo in contrasto e ci concediamo piena fiducia. Abbiamo inoltre la fortuna di poterci confrontare sempre con genitori molto attenti ma che non ci hanno mai limitato nelle scelte, lasciandoci libere anche di sbagliare. Mio padre Renzo continua Dominga - ha visto l’azienda qualche settimana fa per la prima volta. Spero di trasmettere anche ai miei figli questi valori. Quello che desideriamo è affrontare questa nuova avventura nel pieno rispetto del posto in cui siamo. Con umiltà, in punta di piedi, sviluppando un confronto continuo con chi ci vive ed opera da molto prima di noi”. Cotarella confessa che lei e le sorelle sono “entusiaste ma al tempo stesso un po’ impaurite, consapevoli di doversi rimboccare le maniche. Spesso parlando delle nuove generazioni si sente dire “al massimo non distruggeranno quello che c’è”, invece noi cercheremo di dare e fare qualcosa in più. Il nostro Brunello punterà sul carattere, fedele, per quanto possibile allo stile di famiglia”. Tanti i progetti in partenza per le “Ladies Cotarella”, tra cui un campus universitario in Umbria che aprirà a gennaio 2018 che si chiama Intrecci: lo scopo è formare personale qualificato per la ristorazione e l’ospitalità alberghiera, secondo lo stile italiano. E ancora il progetto sempre più potenziato della Fattoria Didattica a Falesco.

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