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Corriere Della Sera

Una tenuta ad arte, con Frescobaldi … A CastelGiocondo di Montalcino la collezione permanente di nove opere contemporanee... Una volta erano Brunelleschi, Donatello o Artemisia Gentileschi a girare per casa Frescobaldi, perché insieme al vino è sempre stata l’arte ad animare le passioni di famiglia. Passioni che oggi continuano con Tiziana Frescobaldi a CastelGiocondo, la tenuta di Montalcino. Entro la fine dell’anno sarà infatti aperto al pubblico su prenotazione uno speciale percorso permanente con le nove opere realizzate da artisti italiani e internazionali in occasione del concorso “Premio Artisti Frescobaldi”, ideato dalla stessa Tiziana Frescobaldi e a cura di Ludovico Pratesi, con già tre edizioni alle spalle. E sono già stati gettati i semi della quarta edizione, che sarà dedicata alla Svizzera. I finalisti sono Sonia Kacem, Claudia Comte e l’italiano Francesco Arena. Il progetto biennale è iniziato nel 2012 e ogni anno invita tre artisti a realizzare un’opera ispirata alla tenuta: il premio ha coinvolto nella prima edizione tre italiani (Elisa Sighicelli, Giovanni Ozzola e Ra Di Martino), per poi approdare nel 2014 a Berlino con i lavori artistici di Michael Sailstorfer, Jorinde Voigt e Yuri Ancarani e raggiungere gli Stati Uniti nel 2016 con Eric Wesley, Matthew Brannon e Patrizio Di Massimo. A tutti gli artisti viene richiesto di ideare un’etichetta ispirata alla propria opera: ognuna impreziosisce una Magnum di CastelGiocondo Brunello Vendemmia Dedicata, realizzata in una tiratura limitata di 999 bottiglie (333 per artista). Nella tenuta di Montalcino, mille ettari di cui 180 vitati col più nobile dei vitigni toscani, ecco il percorso di una collezione in divenire, pronta ad arricchirsi di volta in volta. Il primo incontro lo fai nella barriccaia progettata dall’architetto Piero Sartogo. All’ingresso della cantina c’è Perbacco, opera dell’italiano Patrizio di Massimo: grandi vasi neri decorati con foglia oro che raccontano a tappe la vicenda dionisiaca, dalla degustazione all’ebbrezza. A spasso nella tenuta tra vigneti a distesa orlati di cipressi, si raggiunge il “castello”, un edificio dagli interni liberty in attesa di ristrutturazione. Nelle due dependance ecco sistemate le altre opere della collezione. Tra le più interessanti la bottiglia girevole che proietta su una parete le sue evoluzioni e il suo “nettare”. È dell’americano Eric Wesley, vincitore della terza edizione, nel 2016. Più avanti non meno significativa in relazione al luogo che sempre deve ispirare l’artista, la bottiglia trasformata in un pennarello dal tedesco Michael Sailstorfer, vincitore della seconda edizione del Premio. “L’allestimento della collezione a CastelGiocondo è fondamentale per l’evoluzione del Premio - ha spiegato il curatore Ludovico Pratesi - Per la nuova edizione sono stati scelti tre artisti emergenti, che lavorano tra pittura e scultura in maniera originale”. Svelati anche i nomi dei giurati che sceglieranno l’opera vincitrice: Hans - Ulrich Obrist, direttore della Serpentine Gallery di Londra, uno dei curatori più famosi del mondo; Elena Filipovic dal 2014 direttore della Kunsthalle di Basilea e Andrea Villani dal 2013 direttore del museo Madre di Napoli”. “La collezione permanente segna una tappa importante per il nostro progetto e accresce l’impegno dell’azienda per l’arte contemporanea”, ha concluso Tiziana Frescobaldi.

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