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Corriere Economia

Come brindare al tempo della crisi … Fatturato in crescita del 25% … Se è vero che nella botte piccola c’è sempre il vino buono, allora anche in tante piccolissime aziende agricole messe insieme c’è la forza per essere competitivi, offrire prodotti di qualità e affrontare a viso aperto la crisi economica. E’ racchiusa in questa riflessione la strategia imprenditoriale di Angelo Maci, presidente delle “Cantine due palme”, società vitivinicola di Cellino San Marco che raggruppa mille soci e opera su 2.200 ettari di vigneti. “Se ci siamo difesi bene dalla tempesta internazionale non è stato un caso - esordisce Angelo Maci, da 21 anni alla guida della cooperativa pugliese -. Perché abbiamo fatto due scelte precise. La prima è stata migliorare ancora di più la qualità del vino. La seconda, non abbassare i prezzi. Non c’era nessuna voglia di svilire dei vini valorizzati dalla millenaria tradizione del Salento”. Una decisione premiata dal mercato. Tanto che le “Cantine Due Palme” hanno prodotto nel 2009 un fatturato di 18 milioni di euro, con un incremento pari al 25% rispetto all’anno precedente. Un giro d’affari che ha come principale propulsore soprattutto l’export, che rappresenta il 90% delle vendite. “E’ un successo alimentato anche dalla forza di stare insieme - spiega Maci -. Pensate ai costi: non sono sostenuti da una singola azienda ma suddivisi tra i soci. Così sopportiamo meglio le uscite dovute agli oneri sociali e alle altissime tasse. Ma per essere competitivi bisogna pure investire molto nell’attività. E noi, spendendo negli ultimi dieci anni dodici milioni di euro in infrastrutture e tecnologia, non ci siamo certo tirati indietro”. Un impegno che continua a non conoscere soste. “Nel 2011 investiremo ancora - continua il presidente -. Con sette milioni di euro punteremo su meccanizzazione, ricerca (con le Università di Lecce e Bari) e tecnologia avanzata. Così potremo contrastare efficacemente i nuovi concorrenti esteri: Cile, Argentina, Australia e Sudafrica”. I progetti, però, non finiscono qui. Nel quartier generale brindisino si studiano nuove strategie d’impresa. Una punta a valorizzazione del territorio. “L’enoturismo vive un grande boom in Puglia e dobbiamo approfittare di questa opportunità - conclude Maci -. Ecco perché entro l’anno prossimo inizieremo a costruire un albergo con 35 camere. Trasformare i clienti esteri in appassionati visitatori del nostro Paese è il nostro sogno”.

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