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CORRIEREFIORENTINO

Addio a Harry Mariani, fondò Castello Banfi.
Insieme al fratello John contribuì al successo del Brunello di Montalcino negli Usa ... Storie di una vita in “vino”, la sua si potrebbe apostrofare proprio così. Si è spento il 5 gennaio scorso, a 78 anni, Harry Francis Mariani fondatore, con il fratello John, di Banfi Italia, di cui era presidente onorario Una delle più prestigiose cantine enologiche che si è promossa ambasciatrice del vino italiano, in particolare il Brunello di Montalcino, in America e nel mondo. In poche parole Castello Banfi che dopo Montalcino, un’avventura iniziata nel 1978, proseguì in Piemonte con la casa vinicola Bruzzone, specializzata nel metodo classico e ancora Chianti Classico. Negli ultimi anni, i due fratelli italo americani avevano spostato l’attenzione a Bolgheri, attratti dai grandi rossi di respiro francese. Una nuova sfida di 5 ettari. “Mio padre ha portato un’ grande contributo alla cultura del vino, italiano e al’ suo commercio, specialmente nei primi anni, quando il management professionale era ben lontano dallo sviluppo odierno, dando la possibilità ai consumatori di godere del meglio della produzione enoica in particolare del Belpaese”, ha commentato il figlio James Mariani, co-Ceo di Banfi Vintners (la società che importa in esclusiva tutti i vini del gruppo in Usa), e che guida insieme a Cristina Mariani-May, nipote di Harry e figlia di John. L’amore e la passione per la moglie Anne, i quattro figli James, Ginny, Katy e John C. Mariani e i suoi otto nipoti ha sempre contraddistinto la sua vita ed ogni sua scelta. Un amore e una disponibilità verso gli altri testimoniato anche dalle tante azioni di aiuto nel campo dell’educazione della medicina e dell’assistenza. Diviene presidente dell’azienda del padre nel 1964. Dal 1972, dirigerà, assieme a John, tutte le attività nel territorio statunitense, contribuendo alla trasformazione della Banfi Products Corp, da piccola azienda dello stato di New York ad una delle più grandi ed affermate società di importazione di vini americane. Nel 1967 arrivarono in Emilia Romagna per esportare il Lambrusco di una cooperativa di contadini chiamata Riunite (nel 1983 divenne il primo vino importato in America, un successo che li traghettò da importatori a produttori). Il Cavalier Ezio Rivella, amministratore delegato e capo enologo del progetto di produzione Italiano, scrisse di Harry:
“Harry Mariani è sempre stata la grande ed autorevole forza dietro il progetto Banfi Usa. Quando lasciai l’azienda nel 1999, mi scrisse una bellissima lettera, piena di gratitudine e di belle parole. Harry è una grande persona, un vero gentleman!”. Il funerale si terrà il 13 gennaio alle ore 9,45 alla chiesa di Saint Patrick ad Huntington, New York. In contemporanea, alle 11.30, verrà celebrata una messa a suffragio nella Chiesetta di Poggio alle Mura a Montalcino.

Divina Vitale

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