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Corriere.it

California, vigneti a rischio: troppo caldo. Nella zona di Napa Valley si producono vini di pregio mondiale. Ma le terre coltivate a uve potrebbero rifursi dal 50 all'80%. Un rapporto dell'Accademia delle Scienze Usa lancia l’allarme … A rischio di estinzione a causa dei cambiamenti climatici non ci sono soltanto animali come l’Orso Polare e la Raganella, ma ora anche le pregiate uve californiane da cui sgorgano vini da concorso come lo Chardonnay e il Cabernet Sauvignon. Proprio così: anche le celebrate viti di Napa Valley e di Sonoma hanno cominciato a soffrire per l’aumento delle temperature medie, tanto che la loro capacità di continuare a produrre vini di eccellente qualità potrebbe esaurirsi entro la fine del secolo.

Il Rapporto - Lo afferma un rapporto della National Academy of Science, l'Accademia delle scienze degli Stati Uniti, firmato da un gruppo di esperti di atmosfera e colture. «Le viti dei vini pregiati hanno bisogno di un clima stabile, con temperature massime che non vadano oltre i 35 gradi - spiega uno degli autori della ricerca, il professor Noah Diffenbaugh -. Se, come accade sempre più frequentemente, si succedono ondate di calore in cui questa soglia massima viene superata, allora si manifestano problemi di fotosintesi e alterazioni degli zuccheri».

Le previsioni - Purtroppo le previsioni sul futuro climatico della California, lo stato che oggi produce il 90% del vino americano, indicano una lenta ma costante ascesa delle temperature medie e, di conseguenza, una forte contrazione delle aree a vocazione vinicola. Se continua così, entro il 2100, precisa il rapporto, i terreni adatti per coltivare le uve pregiate si ridurranno da un minimo del 50 a un massimo dell’80%. E’ vero, fanno notare gli esperti dell’Accademia, che la perdita delle aree coltivabili a viti in California potrebbe essere compensata dal crearsi di situazioni climatiche favorevoli per queste colture in stati più settentrionali; ma lì le condizioni di maggiore umidità non garantirebbero la medesima alta qualità della produzione vinicola. Senza contare il fatto che la California si troverebbe ad affrontare una crisi economica disastrosa, a causa della disgregazione un’industria che oggi rende circa 3 miliardi di dollari l’anno. Il rapporto dell’Accademia delle scienze americana è ora al vaglio di esperti europei i quali stanno considerando la possibilità che un analogo deterioramento possa manifestarsi nelle viti del Mediterraneo sottoposte al crescente stress climatico causato dall’effetto serra. (arretrato del Corriere della Sera on line del 14 luglio 2006)

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