Gli amici, i sommelier, le guide, le recensioni on line, ma anche, e sempre di più l’Intelligenza Artificiale: sempre più consumatori del mondo chiedono suggerimenti all’Ai quando non sanno scegliere che cosa bere. A dirlo, “Consumer Appetite for Ai-driven Drink recommendations is growing” - “Cresce l’interesse dei consumatori per le raccomandazioni sulle bevande basate sull’Intelligenza Artificiale”, un sondaggio commissionato da Drinks, tra le piattaforme leader nell’e-commerce di alcolici in tutto il mondo, condotto da Dynata. E secondo il quale, tra iper-personalizzazione dei risultati, e puntando ad una maggior efficienza nella scelta della bevanda, tra innovazione ed esperienze multisensoriali che integrano anche aspetti come l’abbinamento con il cibo, il 76% dei consumatori prevede che l’Intelligenza Artificiale influenzerà in modo significativo gli acquisti di alcolici entro i prossimi 5 anni.
Un sondaggio condotto su 1.000 consumatori statunitensi ha rivelato che il 31% degli adulti sopra i 21 anni ha già utilizzato l’Ia per scegliere gli alcolici, mentre il 71% sarebbe interessato a utilizzare questa tecnologia se fosse disponibile nei negozi di alcolici e presso i rivenditori online, afferma Drinks. Attualmente, il 44% dei consumatori utilizza l’Intelligenza Artificiale per scegliere una bottiglia di vino o un alcolico per il proprio piacere personale. Tuttavia, secondo il sondaggio, l’interesse per le raccomandazioni basate sull’Ia si estende anche ai contesti sociali. Più del 40% dei consumatori si affiderebbe agli abbinamenti di bevande suggeriti dall’Ia al ristorante, il 26% lascerebbe che la tecnologia decidesse l’ordine di un cocktail al bar e il 39% permetterebbe all’Ia di selezionare le bevande per una festa o un incontro. Nel frattempo, solo il 30% dei consumatori considera “molto importante” il consiglio di un esperto umano per l’acquisto di alcolici.
“I consumatori sono interessati a come la tecnologia possa semplificare la loro vita e, in questo caso, le intuizioni di un sommelier con Intelligenza Artificiale possono rendere l’alcol meno intimidatorio. Ad esempio - afferma Barry Collier, co-fondatore e responsabile ricerca e sviluppo Drinks - le “regole del vino” potrebbero far esitare qualcuno a fare domande o ad assaggiare una nuova bottiglia. Ma un’Intelligenza Artificiale che comprenda le loro preferenze individuali può aiutare anche a scegliere la bevanda “giusta” per l’occasione e dare all’acquirente la certezza che apprezzerà il suo acquisto. Il sistema brevettato di raccomandazione del vino basato sull’Ia di Drinks rappresenta un passo avanti verso la trasformazione del modo in cui le persone scoprono, selezionano e acquistano le loro bottiglie preferite”, dice Collier.
“La nostra tecnologia brevettata Pair (Predictive Ai Retailing) utilizza l’Intelligenza Artificiale per analizzare ogni etichetta di vino - conclude Collier - analizzandone palette di colori, font, immagini e decine di altri elementi di design. Utilizziamo queste funzionalità per prevedere la risposta emotiva che susciterà (ad esempio, romantica, avventurosa, elegante o forse eccentrica). Personalizzando i consigli in base a queste sensazioni, abbiamo ottenuto un aumento di oltre il 50% di clic sui tradizionali consigli “Potrebbe piacerti anche”. E quando si abbinano queste informazioni a un sommelier virtuale che permette al cliente di descrivere le proprie preferenze o desideri in fatto di gusto con un linguaggio naturale, si libera il vero potere del commercio conversazionale”.
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