02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

CRESCONO CONSUMI ED EXPORT DELLE BOLLICINE ITALIANE. A TIRARE LA VOLATA È IL TRENTODOC (EXPORT A +15% SUL 2007) … I COMMENTI DI FAUSTO PERATONER, A CAPO DEL TRENTODOC, E DI MARCO SABELLICO, A CAPO DELLA GUIDA DEGLI SPUMANTI D’ITALIA GAMBERO ROSSO

Italia
Fausto Peratoner, presidente del Trentodoc

Le bollicine italiane sono più frizzanti che mai: in controtendenza ad altre tipologie di vino e ad altri prodotti, le vendite e i consumi degli spumanti tricolori, sia nel Belpaese che all’estero, fanno segnare incrementi nei consumi e nelle vendite. E se la crescita è generalizzata per i vini mossi d’Italia, è il TrentoDoc che, in questa fase, con un incremento in percentuale sull’export in doppia cifra sul 2007, intorno al +15%, tira la volata.
“Il sistema del TrentoDoc (www.trentodoc.trentino.to), che rappresenta le 27 case spumantistiche del Trentino - commenta a WineNews, Fausto Peratoner, direttore della Cantina LaVis e di Cesarini Sforza e presidente del TrentoDoc - si presenta all’appuntamento di fine anno in buona salute. I dati forniti dall’Osservatorio della Camera di Commercio di Trento sulle esportazioni del TrentoDoc sono più che positivi, perché si parla di aumenti a due cifre; aumenti che sono confermati proprio dall’attività che i vari brand delle diverse case spumantistiche stanno realizzando sui principali mercati all’estero, dalla Germania, all’Inghilterra e agli Stati Uniti, e, con un presenza sempre più importante nei nuovi mercati, come la Russia e il Sud-Est Asiatico”.
Ma quale è il segreto che sta dietro a questi risultati?
“Insieme al valore dei singoli brand, che da anni stanno puntando sulla promozione degli spumanti metodo classico di qualità, credo che ci sia da aggiungere l’elemento unificante del TrentoDoc, che da due anni ormai appare sulle etichette di tutte le aziende, sia in Italia che all’estero, e anche l’attività di promozione che Camera di Commercio, Trentino Spa e Provincia di Trento stanno facendo a sostegno del progetto TrentoDoc”.
“Il Trentino, anche nel mondo del vino, è sempre stato riconosciuto - continua Peratoner - come quella regione in cui i produttori sono alla ricerca di un buon rapporto prezzo/qualità, anche nello spumante TrentoDoc credo il rapporto tra le qualità espresse dal prodotto e il valore di posizionamento sia riconosciuto e sia sicuramente uno strumento valido per creare nuove opportunità e nuove quote di mercato”.
Ma, come dicevamo, la crescita del consumo di bollicine in Italia riguarda tutte le denominazioni nazionali, dalla Franciacorta al Prosecco, dall’Asti al TrentoDoc, ma anche lo Champagne francese.
Un crescita in controtendenza al consumo generale di vino nel Belpaese, da anni stabile se non in leggero calo. Cosa è cambiato, allora, nell’approccio degli appassionati nei confronti degli spumanti?
“Probabilmente il motivo di questo successo - è il commento di Marco Sabellico, un’autorità in tema di bollicine, curatore della Guida Spumanti d’Italia di Gambero Rosso-Slow Food - è da ricercare nel cambio delle abitudini degli italiani. Stanno riscoprendo il metodo classico, ma anche il Prosecco, quindi il metodo italiano, come vino ideale per gli aperitivi e anche per il bere fuori casa. I consumi dei wine-bar e delle enoteche, dove c’è il settore della mescita, hanno spinto molto questa nuova tendenza, e quindi c’è in atto una destagionalizzazione, cosa che abbiamo auspicato per anni, del consumo di bollicine, quindi non solo le festività e le ricorrenze, ma un bere adatto al quotidiano, perché è profumato, perché è leggero, le gradazioni alcoliche non sono altissime e poi si abbina molto bene con i cibi”.
“I prezzi poi sono competitivi - aggiunge Sabellico -, ma forse è la crescita generalizzata del livello qualitativo negli ultimi dieci anni che ha favorito il consumo. Sia nel metodo classico che nel metodo italiano c’è stato tanto impegno, tanta ricerca tecnica, e credo che le nostre migliori cuveé di metodo classico oggi non hanno timore di confrontarsi con i più blasonati prodotti del mercato internazionale, e con questo sottintendo ovviamente il nome Champagne”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli