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“THE QUEEN OF TASTE”

Cucina Italiana come patrimonio Unesco: tavole rotonde a Cortina per discutere l’impatto turistico

Convegno ai piedi della Dolomiti con professori di economia ed esperti del settore enogastronomico. Nel 2025 la pronuncia dell’agenzia Onu
CUCINA ITALIANA, OLIMPIADI INVERNALI, PATRIMONIO UNESCO, TURISMO, TURISMO ENOGASTRONOMICO, Non Solo Vino
A Cortina due tavole rotonde per parlare della Cucina Italiana candidata Unesco

Due tavole rotonde a Cortina per discutere tutti i benefici - con un forte focus sul suo impatto sul turismo enogastronomico - della candidatura della Cucina Italiana come patrimonio Unesco (di cui sapremo l’esito finale nel 2025). Il 7 settembre sulle Dolomiti si è svolto il convegno “La Cucina Italiana, patrimonio immateriale dell’Unesco. Saperi e Sapori delle terre italiane”, organizzato da Cortina for Us in collaborazione con Ega Worldwide Congresses & Events, che rientra nella cornice più ampia dell’evento gourmet “The Queen of Taste 2024”.
“L’ottenimento del riconoscimento rappresenterebbe un passo cruciale per preservare e promuovere la nostra ricca e inimitabile tradizione culinaria - ha detto in apertura dell’evento Roberto Milletti, capo della segreteria tecnica del Ministero dell’Agricoltura - significherebbe garantire la protezione e la valorizzazione dei nostri prodotti e delle nostre eccellenze gastronomiche, contribuendo così a rafforzare il marchio Italia oltre i confini nazionali”. I due panel sono poi entrati nel merito della candidatura: ampio risalto è stato dato al fatto che le tradizioni culinarie italiane siano un elemento centrale del “brand Italia” e come queste tradizioni possano stimolare non solo il turismo e l’economia locale, ma anche contribuire all’attrazione di investimenti e all’incremento dell’export.
Nella prima tavola rotonda - nella quale erano presenti Pierluigi Petrillo, docente di Diritto pubblico comparato, Maddalena Fossati, direttrice della rivista “La Cucina Italiana”, Claudia Maria Golinelli, docente di Management degli Eventi e il professor Enzo Patierno, coordinatore del Progetto di valorizzazione del Pat, Prodotti Agroalimentari Tradizionali - sono stati illustrati i potenziali benefici che deriverebbero dal riconoscimento della Cucina Italiana come patrimonio Unesco, tra cui la crescita del turismo enogastronomico, lo sviluppo rurale e il rafforzamento delle economie locali. È stato osservato come la cucina italiana sia un elemento centrale nell’evoluzione della cultura alimentare globale e come il riconoscimento Unesco possa amplificare l’attrattività del Paese, tanto nel settore turistico quanto nella capacità di attrarre eventi internazionali di grande impatto, come ad esempio le Olimpiadi invernali 2026, che si terranno proprio tra Cortina e Milano. Sottolineata anche l’importanza, in tal senso, della collaborazione tra Ministero dell’Agricoltura e Ministero della Cultura.
La seconda tavola rotonda si è invece concentrata più sugli aspetti economici e di marketing: Roberto Ravazzoni, docente di Economia e Gestione delle Imprese e Marketing distributivo, e Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso, hanno evidenziato dunque l’importanza delle alleanze tra territori per raggiungere risultati comuni e il ruolo fondamentale del turismo di qualità come motore di sviluppo economico, collegando l’imminente svolgimento dei Giochi Olimpici con le opportunità di crescita per il settore agroalimentare italiano. Alberto Figna, presidente di Alma - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, ha sottolineato come questa, con i suoi 20 anni di attività, abbia rappresentato un baluardo per la valorizzazione del patrimonio culturale e artigianale italiano, mentre Luigi Biasetto, maitre Patissier e campione del mondo 1997, ha portato l’attenzione sui trend del settore pasticceria, analizzando le diverse scuole di pensiero sull’uso dello zucchero.

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