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A BAROLO

Cultura, grande musica e tanti brindisi: ecco Collisioni ed il Progetto Vino

Edizione n. 10 del “Festival Agrirock”, con big della cultura e dello spettacolo mondiale, ed il wine & food al centro, dal Piemonte alla Sicilia

I grandi nomi della cultura, della musica e della cucina italiana e mondiale si uniscono alle eccellenze enoiche del Belpaese, ancora una volta: è la magia di Collisioni, il “Festival Agrirock” di Barolo, ideato da Filippo Taricco. Il clou dell’edizione n. 10 sarà il 30 giugno-1 luglio, quando sui palchi di Barolo, prima dei concerti serali (il 30 giugno tocca a Pezzali, Nek e Renga, il 1 luglio a Caparezza), ci saranno nomi come Mauro Corona, Niccolò Ammaniti, Antonella Clerici, il premio Pulitzer Michael Cunningham, Bernardo Bertolucci, Paolo Crepet artisti come Elio e Le Storie Tese (anche in concerto il 29 giugno) Piero Pelù, Luciano Ligabue, e poi ancora Erri De Luca, Irvine Welsh (lo scrittore scozzese autore di Trainspotting), Piero Chiambretti, lo chef Bruno Barbieri, il procuratore Antimafia Giancarlo Caselli, Marco Travaglio e Vittorio Sgarbi, tra gli altri. E se a completare il cartellone musicale, dopo il festival ci saranno grande eventi con artisti del calibro dei Depeche Mode (2 Luglio), Steven Tyler, frontman degl Aerosmith (24 luglio) e Lanny Kravitz (28 luglio), prima, durante e dopo il festival si svilupperà anche il programma del Progetto Vino&Food di Collisioni, guidato dal senior Editor di Vinous ed ideatore di Idigena, Ian D'Agata, dove professionisti di tutto il mondo ed appassionati incontreranno i grandi vini dei territori e dei produttori del Belpaese (https://goo.gl/GUhY49).
Dalle eccellenze piemontesi, dal Barolo all’Alta Langa, dal Monferrato alle tante declinazioni di Nebbiolo e Barbera, in collaborazione con tutti i consorzi del vino piemontese, passando per denominazioni come il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Docg e la Franciacorta, per le Marche, con l’Istituto Marchigiano Tutela Vini, e per il Molise, con l’Enoteca Regionale Lucana, e toccando ancora i vini d’Abruzzo e dell’Emilia Romagna, quelli di Puglia e quelli di Sicilia, quelli di Sardegna e del Friuli Venezia Giulia, anche con focus su singoli produttori, da Cusumano a Dei, da Medici Ermete a Omina Romana, ai produttori di uno dei vini più importanti d’Italia, l’Amarone della Valpolicella, con le “Famiglie Storiche” (13 cantine come Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini e Zenato).
Solo un assaggio di quello che sarà protagonisti nel calice, sia negli incontri aperti al pubblico, in una delle capitali delle Langhe patrimonio Unesco, sia in quelli B2b: oltre 70 i professionisti internazionali del wine & food invitati, sommeliers, proprietari di ristoranti, giornalisti, buyers, educatori e opinion leaders dai cinque Continenti, che tra il 26 giugno e il 2 luglio si confronteranno in tavole rotonde, educational, speed-date e seminari per approfondire la conoscenza dei vini e i prodotti food di oltre 16 diverse regioni italiane.
Tra i nomi di grandi esperti già confermati per questa edizione: Alexander Peh, Beverage Director del Four Seasons di Singapore; Mariarosa Tartaglione, Head Sommelier per il Marea di New York; Tushar Borah, Head Sommelier del Burj Al Arab; Susan Gordon, editrice food&wine di Forbes; Jason Yamasaki, Head Sommelier di Chambar a Vancouver; Evan Watson, proprietario di Clementine, a Toronto; Ian Halbert, Wine Director dell’importatore e distributore Gordon’s del New England e molti altri, tra cui, quest’anno, una piccola rappresentanza anche di sommelier di ristoranti stellati italiani. In prima linea saranno le denominazioni più importanti della nostra penisola, ma anche quelle meno conosciute, che troveranno così visibilità e racconto nelle parole dei produttori.

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