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D / La Repubblica Delle Donne

New Eno-Cooking: una guida ne ha già selezionate venticinque: sono le aziende vinicole che ora presentano le loro cucine. Con piatti sorprendenti ... Dopo gli show-food, i drinking-shop, gli psyco-café e le crazy-pizza, ora la moda riscopre un nobile connubio: cucina regionale e vini d’eccezione. Dalla Valle d’Aosta alla Toscana, passando per il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna, le aziende vinicole presentano, all’interno dei loro spazi, piatti preparati da grandi cuochi per accompagnare i loro pregiati calici. Per ora, in Italia, di queste aziende con cucina ne sono state selezionate venticinque, raccolte del libro di Barbara Carbone. Gli chef del vino (Trenta Editore, 232 pagine, 38 euro), fra un mese in libreria. Un’idea semplice, ma efficace: a far da spalla a certi nettari come Barber, Barolo, Chianti , Brunello e Franciacorta occorrono spesso portate di maggior “corpo” rispetto ai soliti taglieri di salumi e formaggi offerti dalle sempre più numerose enoteche. E allora ecco una guida-strenna che attraverso quasi tutte le regioni del Nord e del Centro Italia (il secondo volume, dedicato alle aziende del sud Italia e isole, è atteso per il 2005) racconta la storia e le opere degli chef che lavorano all’interno di alcune delle nostre cantine. Le proposte sono diverse: si possono incontrare menu alla carta studiati per sposare etichette differenti, come nel caso della Barone Pizzini (Timoline di Cortefranca, Brescia, tel. 049/984136) e della Montecchia (Selvezzano Dentro, Padova, tel. 049/637294), o menu degustazione con cinque portate accompagnate da altrettanti bicchieri di vino, come hanno scelto di fare nei due ristoranti del Castello Banfi (Montalcino, Siena, tel. 0577/840111). Ci sono poi alternative che prevedono menu speciali con verticali studiatissime, come succede nelle osterie di Antinori (Mercatale, Firense, tel 055/8244640) e di Fontanafredda (Serralunga d’Alba, Cuneo, tel 0173/626111). E se ancora non si fosse soddisfatti, si possono assaggiare le anomale accoppiate dell’azienda Tallarini (Piandrosso, Bergamo, tel 035/834003) dove le abili mani di Daniel Facen hanno prodotto pietanze capaci di incontrare anche un carattere singolare come quello del Moscato di Scanzo. La scelta è dunque ampia: dal cinghiale di Fontanafredda al pesce del Chiostro (Sarnico, tel. 035/910412), fino agli artistici spaghetti del Castello di Volpaia (Radda in Chianti, Siena, tel. 0577/738066) e al tortino al cioccolato della Cantina (Milano, tel. 02/58304858). (arretrato de "D - La Repubblica delle Donne del 24 gennaio 2004)

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