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D / La Repubblica Delle Donne

Spie ... Wine 23-12-06... Penso al tempo in cui nell’osteria di paese era tradizione ordinare un quartino di vino per accompagnare il pasto, quando non si voleva esagerare con l’alcol e si preferiva non pagare del vino destinato a essere lasciato sul tavolo. Un’abitudine che oggi sta tornando alla ribalta, sebbene in maniera più evoluta: nelle liste dei vini dei ristoranti, anche i più eslcusivi, trovo sempre più spesso numerose proposte al calice, dopo anni in cui le bottiglie hanno svolto il ruolo di protagoniste. Quella di servire il vino al bicchiere è una tendenza nata da una molteplicità di cause: una maggiore e diffusa cultura enologica, che spinge gli appassionati del buon bere ad assaggiare etichette diverse sperimentando il corretto abbinamento per ogni piatto, la volontà dei ristoratori di incrementare il consumo dei vini che custodiscono in cantina e, perché no, la voglia di non buttare via soldi inutilmente per una bottiglia costosa, quando per la stessa cifra si possono assaggiare 5-6 calici eccellenti.
In Francia, la consuetudine del vin au verre sta rivelandosi una soluzione vincente in un contesto di generale flessione dei consumi di vino. Sempre più importante a questo proposito la figura del sommelier, al quale si richede non solo di consigliare il miglior abbinamento, ma anche di “educare” i clienti e spingerli verso nuovi territori enologici. Negli Stati Uniti sta prendendo piede anche la moda del wine corkage, servizio che consiste nello stappare e servire al tavolo una bottiglia di vino che il cliente ha acquistato altrove e portato con sé. Ma gli americani sono già da molti anni abituati anche alle mezze bottiglie, che da noi in Italia hanno sempre avuto poca fortuna. Fino a poco tempo fa la scelta dei 375 ml era decisamente limitata - a parte i piccoli formati dei vini dolci - ma adesso sono in aumento le cantine che hanno deciso di puntare anche sulla “taglia” ridotta. Sono fiducioso che tutti questi fattori contribuiranno ad allargare il consumo di vini di alto livello a un più ampio target di eno-appassionati.
di Alessandro Regoli fondatore di www.winenews.it agenzia di comunicazione sul mondo del vino.

In custodia... Nella cantina di WineNews a Montalcino sono custodite oltre 2mila e 500 bottiglie di tutto il mondo, con un posto d’onore riservato alle etichette migliori del “made in Italy”.

Eno-Tv... Una web-tv dedicata al vino: su www.winenews.tv ci sono interviste, rassegne stampa quotidiane (da scaricare sull’iPod) e approfondimenti audio. E’ l’ultima iniziativa del gruppo WineNews, che di recente ha presentato anche i Quaderni di WineNews, appunti di cultura enologica on line.

Sul web... Esistono, in rete, diversi livelli di informazione sul vino, tutti importanti. Tra i grandi di critica internazionale: www.winespectator.com, www.winemag.com e www.decanter.com. In Italia, oltre a www.winenews.it, il punto di riferimento è www.gamberorosso.it,  ma news quotidiane ci sono anche su www.clubpapillon.it. Fonte di cultura agroalimentare, a livello planetario, è www.slowfood.it.

La testa che gira... Nella wish list per gli eno-appassionati con i territori del vino, in cui trascorrere romantici week-end all’insegna di degustazioni esclusive, passeggiate tra i vigneti e itinerari d’arte, queste sono le mete consigliate: Montalcino, Langhe, Bolgheri, Montefalco, Sicilia e gli intramontabili Champagne e Borgogna.

Politically correct... Dalle terre confiscate alla mafia nasce il vino della legalità: la cooperativa Placido Rizzotto coltiva i vigneti un tempo appartenuti a Cosa Nostra, ricavandone ottime etichette, come il cataratto Placido o il nero d’Avola I Cento Passi, ispirato al famoso film di Marco Tullio Giordana sulla vita di Peppino Impastato.

Solidarietà... Non è soltanto la comunità di recupero per le tossicodipendenze più importante d’Italia: a San Patrignano, Andrea Muccioli ha saputo trasformare i suoi ragazzi, con l’aiuto dell’enologo Riccardo Cotarella, in eccelsi produttori. Da questi vigneti ogni anno nascono bottiglie con un’avvertenza sull’etichetta: “Il vino è piacere e salute”. Bevi con sobrietà”, per educare i giovani a un consumo consapevole.
(arretrato di D - La Repubblica delle Donne del 16 dicembre 2006) 

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