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D / La Repubblica Delle Donne

Culto divino ... Cantine + starchitet =nuove mete del turismo colto... L’opera dell’artista sudafricano Kendell Geers al castello di Ama di Gaiole in Chianti è il simbolo della rivoluzione che si sta verificando nelle cantine del mondo. Si tratta di una scritta luminosa, NOITU(LOVE)R, realizzata su una parete dell’area di affinamento della cantina. Le lettere, lette al contrario, significano appunto “rivoluzione”, ma è anche contenuta la parola “Amore”, come rimando al nome del castello. E lo sfondo dei caratteri è rosso vino. Questa installazione, come i loghi di alcune cantine firmati da artisti e designer di culto (uno per tutti, Mario Botta per le cantine Petra) e soprattutto, gli interventi degli “starchitet” (Frank O’ Gehry, Norman Foster, Alvaro Siza, Steven Holl, Zaha Hadid) nelle sedi delle produzioni raccontano la trasformazione di questi spazi in mete di culto, in tappe di nuovi itinerari enoturistici che giocano sul doppio registro della qualità dei propri prodotti vitivinicoli e dell’arte. A conferma del fenomeno, in libreria è appena arrivato Architettura e vino, Francesca Chiorino (Electa, 50 euro), un libro e insieme una guida per gli amanti di entrambe le arti, quella del bere e quella del costruire. Ecco alcuni esempi.
Cantina Cascina Adelaide
Barolo (Cuneo)
Progetto di Archicura Torino

La cantina è una collina artificiale, dolce e sinuosa come quelle naturali che la circondano coltivate a Nebbiolo. Attraverso la vetrata di accesso si raggiunge la sala di degustazione, che presenta una seconda vetrata sulla zona di vinificazione. (www.cascinaadelaide.com)
Cantina Manicor
Caldaro (Bolzano)
Progetto Walter Aragonese, Rainer Koberl, Silvia Boday

La presenza dell’edificio secentesco e le richieste dei proprietari hanno determinato la scelta progettuale di convogliare l’intero nuovo sviluppo della cantina (3.000 mq su 3 piani) al di sotto delle colline vitate, lasciando solo le strutture di accesso del pubblico e di servizio - sala di degustazione e vendita vini - visibili. (www.manicor.com)
Cantina La Brunella
Castiglione Falletto (Cuneo)
Progetto Guido Boroli

La nuova cantina si colloca a lato della tenuta risalente al XVII secolo. Esternamente è rivestita con doghe di legno di rovere stagionato ricavate da barriques usate, espediente che, oltre a garantire un buon isolamento termico, favorisce un impatto visivo minimo nell’ambiente rurale circostante oltre a permettere di appprezzare profumi di vino e tannino. (www.boroli.com)
Hotel Marqués de Riscal
Elciego, Alava, Spagna
Progetto Frank O’ Gehry, Edwin Chan, Richard Barrett, Andy Liu
In questa antica cantina de Rioja, a un’ora d’auto dal Guggenheim Museum di Bilbao nel 2006 O’Gehry ha progettato un hotel con 14 suite e wine spa. L’edificio irrompe nella quiete dello sperduto villaggio basco con le sue volute in titanio e acciaio su una base di pietra arenaria. Al piano superiore, oltre all’albergo, una sala degustazione, un ristorante, una sala da pranzo privata e spazi convegni. (www.marquesderiscal.com)

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