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ASTA

Da Bordeaux ai Supertuscan, sotto il martello di Wannenes la collezione del Cavalier Belli

Dalla cantina dell’imprenditore - dal 5 al 16 maggio - una magnum di Chateau Haut- Brion 1943 e un Brunello Riserva 1955 di Biondi Santi

Arcangelo Belli, nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini nel 1979, ha reso grande l’impresa edile italiana in tutto il mondo, firmando centinaia di costruzioni in Italia, Francia, Svizzera, Brasile e Venezuela. Scomparso nel 2021, oltre ad un impero delle costruzioni, il Cavalier Arcangelo Belli ha lasciato ai suoi eredi una collezione ricchissima di fine wines, che verrà battuta - insieme a tanti altri lotti - in un’asta online, dal 5 al 16 maggio, da WannenesIn tutto, sono 226 lotti, con la Francia a farla da padrona, a partire da vecchie annate e grandi formati di Bordeaux, tra cui spicca la magnum di Chateau Haut-Brion 1943 (valutata tra i 3.500 ed i 5.000 euro), una vendemmia dall’alto valore simbolico, nella Francia occupata dai tedeschi sotto il Governo di Vichy, ad un anno dalla liberazione.

Importante anche la 5 litri di Chateau Cheval Blanc 1975 (2.800-5.000 euro), così come le tante etichette della mitica 2000, da Mouton Rotschild a Latour, da Lafite a La Mission Haut-Brion, passando per La Pin (una bottiglia che vale 3.000-4.000 euro) e Margaux. Sotto il martello, anche una vasta selezione di annate di Petrus, tra cui una bottiglia dell’annata 1945 (2.600-3.200 euro) ed una magnum di 1998 (4.000-6.000 euro).

Non manca, ovviamente, la Borgogna, con una immancabile selezione di Domaine de la Romanée-Conti, tra cui un La Tache 1998 (4.000-8.000 euro) e un Romanée Conti 1998 (15.000-30.000), e un Richebourg 2002 (2.000-3.000 euro), ma anche due bottiglie di La Romanée Grand Cru 2002 di Bouchard Pere & Fils (3.500-5.000 euro). Da segnalare, restando in Francia, ma spostandoci in Champagne, anche una Mathusalem di Dom Perignon Cuvée Vintage 1999 (3.500-7.000 euro), una magnum di Cristal 2002 ed una magnum di Krug 1995.

Spazio, quindi, all’Italia, rappresentata principalmente dalla Toscana, con diversi lotti di Biondi Santi Tenuta Greppo, storica griffe del Brunello di Montalcino, tra cui spicca una bottiglia di Riserva 1955 (800-1.200 euro). Ma anche una bottiglia di Sassicaia 1992 di Tenuta San Guido, una di Guado al Tasso 2000 di Antinori, una doppia magnum di Solaia 1999 e una magnum di Tignanello 1999, sempre di Antinori. Dalle Langhe, 5 bottiglie di Barolo 1964 di Giacomo Conterno e 4 bottiglie di Barbaresco 1976 di Gaja. 

La seconda parte della vendita all’incanto, oltre 460 lotti, arriva invece dalle cantine private di wine lover e collezionisti, e tra i lotti più interessanti si segnalano tre bottiglie di Barbaresco Vigneto Santo Stefano 1971 di Bruno Giacosa (1.800-2.200 euro), una bottiglia di Amarone 2000 di Giuseppe Quintarelli (700-900 euro), sei bottiglie di Trebbiano d’Abruzzo 1993 di Valentini (650-950 euro), una magnum de Le Pergole Torte 2006 di Montevertine (350-500 euro), una magnum di Masseto 1989 di Frescobaldi (1.200-1.600 euro), una bottiglia di Sassicaia 1968 di Tenuta San Guido (1.200-1.600 euro) e sei bottiglie di Château d’Yquem 1986 (900-1.100 euro).

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