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Da de Chirico a de Pisis, il ristorante di Carlo Cracco a Milano ospita grandi opere by Farsettiarte

Alta cucina e famosi maestri insieme per celebrare due “forme” dell’arte made in Italy che il mondo ci invidia

Le opere di grandi maestri del Novecento - come Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani - e di noti artisti contemporanei - come Flavio Favelli, Massimo Barzagli e Piero Gemelli - diventano un tutt’uno con l’alta cucina di Carlo Cracco, tra i più famosi chef italiani, che nel suo esclusivo ristorante nella storica Galleria a Milano ospita le opere di Farsettiarte, galleria che da oltre cinquant’anni rappresenta il punto di riferimento per l’arte moderna in Italia.
Nel cuore di Milano, all’interno della storica Galleria Vittorio Emanuele II, il Ristorante Cracco accoglie i suoi ospiti in un ambiente raffinato dove alta cucina, design e cultura si incontrano. L’eleganza degli interni, distribuiti su più livelli, unisce il fascino dell’architettura d’epoca a uno stile contemporaneo. Cracco Gallerie è il progetto di Carlo Cracco ad oggi più ambizioso, nell’intento di restituire alla Galleria costruita da Giuseppe Mengoni e inaugurata nel 1877, il suo ruolo originario di “salotto di Milano”, punto imprescindibile di incontro e osservazione, frequentato dai milanesi Doc come da chiunque, appena arrivato in città, voglia coglierne immediatamente l’atmosfera. “Siamo onorati di ospitare le opere di Farsettiarte, una realtà che rappresenta un’eccellenza italiana riconosciuta anche a livello internazionale. Crediamo profondamente nel valore dell’arte e nella sua capacità di dialogare con il nostro mondo, quello dell’alta cucina” spiega Carlo Cracco.
Farsettiarte nasce come galleria a Prato, nel 1955: dopo pochi anni si aggiunge la casa d’aste, che suscita l’immediato interesse dei collezionisti e del mercato, poi l’attività espositiva si amplia con l’inaugurazione delle gallerie di Cortina d’Ampezzo nel 1964, della Versilia nel 1969 e di Milano nel 1982. Infine, nel 1991, è stata inaugurata la nuova sede di Prato a fianco del Museo per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, una imponente struttura che ad oggi è la principale sede operativa. “Sono davvero orgoglioso di questo progetto che vede l’unione di due forme d’arte di vera eccellenza e mi auguro sia il primo di una lunga serie di eventi con Carlo Cracco”, afferma Leonardo Farsetti di Farsettiarte.
Tra le opere più prestigiose esposte, Filippo de Pisis (Ferrara 1896 - Milano 1956) con “Dalie e gladioli” del 1933, dipinto durante il soggiorno a Parigi, appartenuto alla prestigiosa collezione Pecci Blunt. I fiori recisi sono inseriti all’interno dello studio del pittore, alle pareti campeggiano i suoi disegni di figura, secondo l’espediente a lui caro del quadro nel quadro. De Pisis, con perizia da botanico, sceglie accuratamente ogni fiore e la sua disposizione all’interno dell’opera, restituendo con la sua pennellata vibrante e rapida, stesa a piccoli tocchi, i valori tattili e lirici dell’elemento naturale.
Anche Giorgio de Chirico (Volos 1888 - Roma 1978) è in esposizione nel ristorante di Cracco a Milano con “Tristezza della primavera” del 1970, tecnica mista su cartone telato. In questo raffinato disegno si ritrovano tutte le tematiche della Metafisica di Giorgio de Chirico. In un ambiente spoglio, come se fosse un palcoscenico teatrale, si inseriscono due manichini dal cui corpo si generano volute, come un’apparizione onirica. Alle loro spalle un albero dalle fronde rigogliose. Una scena enigmatica come tutte quelle concepite dal grande maestro, che ci fa interrogare sul significato nascosto che si cela anche negli oggetti quotidiani e negli ambienti a noi familiari.

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