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Da sempre tutt’uno con la viticoltura, “eroiche”, candidate Unesco, tra “Natura e Cultura”, le colline del Prosecco Superiore Docg di Conegliano Valdobbiadene, dal 12 al 15 maggio, offrono lo spunto agli intellettuali per riflettere a “Vino in Villa”

Citato per la prima volta a metà del Settecento, come molti vini italiani, il Prosecco vanta una storia secolare, ma se lo si guarda come fenomeno di consumo, è relativamente giovane. Come gli appassionati a cui piace - forte di un ridotto grado alcolico, della versatilità e di un metodo di produzione, tutto sommato, semplice - in Italia (57% delle vendite, prima Docg dello spumante scelta dagli italiani) ed oltreconfine (il restante 43% di bottiglie, su una produzione totale di 80 milioni, per un valore alla produzione di oltre 400 milioni di euro), e che ne fanno uno dei vini italiani più amati, ed imitati, al mondo. Ma il suo paesaggio è da sempre tutt’uno con la vite, tanto che la viticoltura “a mosaico” della Glera è definita “eroica” perché solo l’uomo può in alcuni casi può arrivare a coltivare le celebri colline di Conegliano e Valdobbiadene ricoperte di vigneti fino all’ultimo centimetro dei loro ripidissimi versanti, già Paesaggio Rurale Storico, e ora candidate al riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco (a Conegliano ha sede la Scuola Enologica più antica d’Italia, e i 15 Comuni del territorio sono stati eletti “Città Europea del Vino 2016”). Il Prosecco Superiore Docg prodotto in quest’area, cuore del distretto, è il portabandiera dell’intera produzione (oltre 7.000 ettari) che raggiunge la sua vetta qualitativa in un fazzoletto di terra di poco più di 100 ettari, ma pregiatissimo: la collina del Cartizze. Conciliare storia e modernità non è facile, ma per territori dalle così alte aspirazioni, è un atto dovuto, a partire proprio dall’attenzione al paesaggio. Ecco perché le colline delle celebri bollicine offrono lo spunto per riflettere attorno al tema “Natura e Cultura” ad intellettuali, giornalisti e filosofi, protagonisti con il Consorzio di Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg a “Vino in Villa”, il Festival di territorio tra Conegliano e Valdobbiane (12-15 maggio), un’occasione per conoscerlo, incontrando i produttori e assaggiando la nuova annata al Castello San Salvatore di Susegana.
““Vino in Villa” compie 19 anni e abbiamo ritenuto fosse giunto il momento di mettere al centro il tema del rapporto tra “Natura e Cultura” - spiega il presidente del Consorzio Innocente Nardi - perchè è alla base del nostro agire quotidiano”. A confrontarsi sul quale a “Vino in Villa” saranno grandi protagonisti della scena culturale italiana: se la Sala dei Battuti del Duomo di Conegliano sarà sede dei “Seminari” con ben nove filosofi (Davide Grossi, Andrea Tagliapietra, Luca Taddio, Giacomo Petrarca, Marco Moschini, Marco Bruni, Francesco Valagussa, Giulio Goria, Vincenzo Vitiello) per incrociare nuove prospettive sulla realtà, il modo di viverla e raccontarla, e dei “Dialoghi”, in cui si (ri)scopriranno natura e cultura nell’arte con Flavio Caroli, e si indagheranno la “verità del vino” insieme a Davide Paolini e Antonio Gnoli, e la “cultura del cibo” con Francesca Rigotti, è attraverso la Strada del Prosecco Superiore e le sue poetiche colline che si snoderanno le “Serate d’autore nei Borghi”: sul filo della memoria insieme allo storico e saggista Paolo Mieli; incontro alle sorprese del destino con la scrittrice Sveva Casati Modignani; alla ricerca di una felicità possibile con lo psicanalista Vittorino Andreoli.
Per gli appassionati ed estimatori del Prosecco Superiore Docg la giornata clou è il 15 maggio al Castello di San Salvatore a Susegana, con la tradizionale degustazione dell’ultima annata del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg: 300 etichette e i loro produttori, protagonisti ai banchi d’assaggio per scoprire, attraverso la vendemmia 2015, le diverse sfumature del territorio, da Conegliano a Valdobbiadene, passando per il Cartizze (la chicca? “Vinum Extreme Prosecco Superiore”, il calice creato “su misura” da Riedel, il prestigioso marchio austriaco che rinnova così la sua partnership con le bollicine italiane) e scoprire gli altri vini della Regione, come il Colli di Conegliano Docg, il Torchiato di Fregona ed il Refrontolo Passito. Accanto a minicorsi di approfondimento e degustazione dedicati a chi vuole approfondire la conoscenza del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, e un food show di con le eccellenze gastronomiche del territorio nel “Giardino Gastronomico” per esplorare le molteplici possibilità di abbinamento alle amate bollicine.
Info:
www.prosecco.it

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