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Dai 229 milioni di dollari del 1985 agli 1,4 miliardi del 2015: la storia d’amore, in cifre, tra Usa e cantine d’Italia. Che l’Italian Wine & Food Institute celebrerà, il 19 febbraio a New York, nel “Gala Italia” n. 30. Con “i ragazzi del 1985” ...

Usa mercato n. 1 del vino nel mondo, Italia leader storica tra gli esportatori negli States. Sintesi estrema di una storia d’amore assai intensa e duratura, quella tra in wine lovers americani e le cantine del Belpaese. E dai risvolti decisamente concreti, con un export che, per dirla in cifre, è passato dai 229 milioni di dollari del 1985, a 1,4 miliardi di dollari stimati, per il 2015, dall’Italian Wine & Food Institute guidato da Lucio Caputo, che da anni promuove la cultura del bere italiano in America, e che il 19 febbraio 2015, a New York, celebrerà le 30 edizioni del “Galà Italia”, in partnership, per l’occasione, con Vinitaly, “top player” della promozione del vino italiano in Usa e nel mondo.
Con, ospiti d’onore, nella prestigiosa Ballroom del Pierre Hotel di Manhattan, i “ragazzi dell’85”, ovvero una selezione di vini, vendemmia 1985, tra i più rappresentativi dell’altissima qualità italiana. Come il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore, il Tignanello di Antinori, il Brunello di Montalcino Riserva di Biondi Santi e quello della Tenuta Col d’Orcia, il Rosso del Conte di Tasca d’Almerita, il Rubesco Vigna Monticchio Torgiano Riserva di Lungarotti, il Barolo di Pio Cesare e quello Riserva di Fontanafredda, La Corte di Castello di Querceto, lo Spargolo di Cecchi, i Chianti Classico Riserva di Castello d’Albola (Zonin) e di Rocca della Macìe, il Cannonau di Sardegna di Sella e Mosca, l’Arele di Cavit e l’Amarone di Bertani, per citarne alcuni.
Insieme al cibo, ovviamente, rappresentato da alcuni dei ristoranti che hanno fatto la storia, remota e recente, dei sapori del vino italiano e New York e negli States, come “Le Cirque” di Sirio Maccioni (che curerà la cena pensata per esaltare bottiglie di altre grandi annate), ma anche “Cacio e Vino”, “Macelleria”, “Risotteria Melotti”, “Piada”, “Osteria del Circo” e “Serafina.
Una festa per celebrare una partnership, quella tra Usa e Italia nel segno di Bacco, che è stata ed è uno dei più importanti motori dello sviluppo economico dell’enologia del Belpaese.
Info: www.italianwineandfoodinstitute.com

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