“Il nostro Paese farà presto parte del Comitato permanente di consultazione sul vino, costituito da Francia e Spagna. In un momento in cui è più facile dividersi che sedersi insieme intorno ad un tavolo, si tratta indubbiamente di una bella pagina nella politica vitivinicola dei tre grandi Paesi produttori. A nostro avviso, Francia, Italia e Spagna hanno molte più cose in comune di quelle che invece possono dividerle ed è assolutamente positivo che possano avere un luogo e uno spazio come il Comitato permanente, nel quale poter discutere e affrontare insieme tematiche comuni ai tre Paesi, quali l’andamento dei mercati, la gestione dell’offerta e il contenimento della produzione, cosi come una linea politica condivisa sui temi della futura Pac”. Così Ruenza Santandrea, coordinatrice Settore Vino Alleanza Cooperative Agroalimentari, commenta l’allargamento all’Italia, a partire dal 2020, del Comitato Permanente sul Vino, al quale partecipano, dal 2017, le amministrazioni e le organizzazioni di categoria del settore vino di Francia e Spagna.
“L’ingresso dell’Italia nel comitato permanente consentirà inoltre - prosegue Santandrea - di estendere anche alle amministrazioni nazionali quel lavoro di confronto e dialogo continuo che le organizzazioni cooperative dei tre paesi stanno costruendo e portando avanti. Convinti come siamo che insieme si possono trovare più efficacemente soluzioni a problemi comuni, come organizzazione cooperativa italiana abbiamo infatti investito molto in questi anni nelle relazioni con i cooperatori francesi e spagnoli”. Non è un caso, in questo senso, che Alleanza Cooperative Agroalimentari sia impegnata a Barcellona con i colleghi delle organizzazioni delle cooperative vitivinicole di Spagna e Francia, per confrontarsi sui temi della nuova Pac, dei consumi e della produzione, nella “Jornada Sectorial Vitivinicola” organizzata da Cooperativas agroalimentarias di Spagna.
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