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VINO&STORIA

Dal capolavoro nascosto di Michelangelo nel cuore del Chianti Classico nascerà un Super Tuscan bio

I progetti futuri di Villa Mangiacane di proprietà dell’uomo di affari Glynn Cohen e in precedenza della storiche famiglie Machiavelli e Mazzei
CARLO FERRINI, CHIANTI CLASSICO, MACHIAVELLI, MAZZEI, MICHELANGELO, VILLA MANGIACANE, Italia
Villa Mangiacane, la dimora progettata da Michelangelo

A Villa Mangiacane, dimora progettata dal genio del Rinascimento, Michelangelo, e che è stata la casa di Niccolò Machiavelli, da molti considerato l’artefice della moderna teoria politica, nasce un Super Tuscan da uve di Cabernet Franc allevate secondo i dettami della viticoltura biologica, firmato da Carlo Ferrini. Siamo nel cuore della Toscana, a San Casciano Val di Pesa, nel Chianti Classico, in un luogo, Villa Mangiacane, da secoli legato alla produzione enoica. Nel 1646 ci fu il passaggio di consegne dalla famiglia Machiavelli a quella Mazzei, storica proprietaria di Castello di Fonterutoli, prestigiosa griffe del Chianti Classico. Nel 2001 l’immobile è stato acquisito dall’attuale proprietario, Glynn Cohen, uomo d’affari, filantropo e appassionato sostenitore delle arti, noto per il suo sostegno a The Friends of Florence e per il restauro del David di Michelangelo all’Università di Firenze. Cohen ha investito in un piano di ristrutturazione da svariati milioni di dollari per riportare la villa al suo antico splendore con il restauro che è stato completato nel 2007, momento in cui la struttura ha aperto le sue porte.
Il nuovo direttore vinicolo di Mangiacane, Antonio Spurio, ha studiato dall’enologo Carlo Ferrini con il quale ha collaborato per circa 17 anni, con cui è nato il progetto: “Sono convinto che questa sia l’area perfetta per creare un nuovo Super toscano di Cabernet Franc. Possiamo solo prevedere che le uve seguiranno un processo di vinificazione molto naturale - spiega Spurio - e l’idea è quella di coltivare uve perfette, in modo da non dover ricorrere a tecniche aggiuntive in cantina. La transizione alla coltivazione biologica è essenziale. Vogliamo avere un equilibrio quanto più naturale possibile con la natura che circonda la tenuta”. Il bio sarà al centro dei piani futuri di Villa Mangiacane, Cohen ha le idee chiare in tal senso: “Inizieremo immediatamente la conversione all’agricoltura biologica. È l’unico modo per lasciare i nostri figli una terra migliore, ricca di biodiversità e priva di inquinanti”.

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