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L’INIZIATIVA

Dal Friuli alle vigne top del mondo: il metodo di potatura Simonit&Sirch. Al via i nuovi corsi

A novembre al via l’anno n. 11 della Scuola Italiana di Potatura della Vite, con lezioni in 11 Regioni

Recuperare un antico metodo di potatura della vite, aggiornarlo e perfezionarlo, e costruirci sopra un’iniziativa di impresa e di formazione, capace in pochi anni di conquistare i vigneti delle più importante cantine d’Italia e del mondo, con nomi come Chateau d’Yquem, Chateau Latour, Louis Roederer e Moet&Chandon, solo per citare i più importanti di Francia, ma anche la California, la Germania, l’Australia, il Portogallo e così via: è il percorso fatto dai “Preparatori d’Uve” Simonit&Sirch, pronti da dare il via all’anno n. 11 della Scuola Italiana di Potatura della Vite, che prenderà il via a novembre 2019.
I corsi si svolgeranno nei territori di maggior pregio della viticultura italiana e, come fin dall’inizio, saranno organizzati in collaborazione con importanti Università e Istituti di Ricerca, che contribuiranno al progetto con lezioni di approfondimento sulla fisiologia e le patologie della vite. In tutto, si terranno 21 Corsi in 11 Regioni (Piemonte, Trentino Alto Adige, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Sardegna). Fra le novità 2019, l’Abruzzo.
Ai corsi di potatura, inoltre, si affiancheranno anche i corsi di dendrochirurgia, in primavera in Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Toscana, per insegnare quella che è una vera e propria operazione chirurgica sulla vite, attraverso la quale, con l’impiego di specifica attrezzatura, viene eliminata la carie bianca che ha colonizzato la struttura legnosa della pianta.
L’obiettivo della Scuola è insegnare le basi del Metodo Simonit&Sirch di potatura ramificata della vite, ormai adottato da oltre 150 fra le principali aziende vinicole italiane e straniere. In sintesi, il Metodo Simonit&Sirch si fonda su quattro regole base che possono essere applicate universalmente: permettere alla pianta di ramificare con l’età, di occupare spazio col fusto e con i rami; garantire la continuità del flusso linfatico; eseguire tagli di piccole dimensioni sul legno giovane, poco invasivi; utilizzare, quando necessario, la cosidetta tecnica “del legno di rispetto” per allontanare il disseccamento dal flusso principale della linfa.

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