In principio c’era la grappa, affiancata negli ultimi decenni da gin, vodka e tutti quei distillati contemporanei che sono arrivati da lontano, ma che hanno messo radici profonde e solide nel Belpaese, tanto da riuscire a raccontare, con le loro ricette, un territorio ampio e variegato come quello italiano, meritandosi l’appellativo di Spiriti Autoctoni. Nasce da qui il primo progetto nazionale volto a raccontare questo mondo eterogeneo, “Spirito Autoctono”, l’inserto che sarà presente in “Vinibuoni d’Italia 2021”, la guida edita dal Touring Club Italiano, con le migliori 50 aziende italiane di distillati, bitter e amari secondo il giudizio di un team di esperti e semplici appassionati coordinati da Be Spirits, primo concorso nazionale per distillati prodotti in Italia.
“Spirito Autoctono” è il primo passo verso una vera e propria guida, seguendo il filo conduttore dell’edizione dedicata ai vini autoctoni: selezionare e premiare quei prodotti che amano e raccontano l’Italia. Le iscrizioni, aperte a luglio, si chiuderanno il 5 settembre. I risultati saranno comunicati in uno speciale evento di scena in Gennaio 2021, con la presentazione della guida “Vinibuoni d’Italia 2021”.
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