Dal primo “Moet Party Day” mondiale (11 giugno) a Wimbledon con Lanson, dal “Dom Pérignon P2 Yacht Delivery” in Sardegna a Ruinart con le foto di Erwin Olaf, fino a Joseph Perrier: c’è grande fermento di comunicazione nell’estate dello Champagne

La forza del brand Champagne, come il suo successo nei mercati del mondo, non sono mai stati messi davvero in discussione. Le bollicine francesi sono, ancora e saldamente, le più desiderate (e pagate) nel mondo. Eppure, se le maison (e i gruppi del lusso che le controllano) non hanno mai lesinato investimenti e idee di comunicazione e marketing, oggi, anche in vista dell’estate 2016, e forse anche per il “pungolo” dovuto alla crescita di “concorrenti” come il Prosecco, ma anche il Cava (anche se si tratta di tipologie e segmenti di mercato assai differenti), sembrano vivere dato un nuovo impulso ai francesi.
Il caso più significativo, in questo senso, è quello di Moet & Chandon, il brand di Champagne più celebre al mondo (del Gruppo Lvmh) che ha lanciato il suo primo “Moet Party Day” di livello mondiale (dall’Australia al Regno Unito, dall’Italia alla Francia, dal Sudafrica alla Russia, dalla Germania al Canada, solo per citare alcuni Paesi, www.moet.com/moetpartyday), una sorta di brindisi planetario, legato a tanti eventi, che sarà celebrato domani 11 giugno, giorno in cui, per la prima volta nella storia, nel 1967, una bottiglia di champagne, che era una Jeroboam di Moët & Chandon, fu stappata su un podio di corse automobilistiche da Dan Gurney, vincitore della 24 ore di Le Mans, dando via ad una tradizione che si conserva ancora oggi.
Nel frattempo, se un altro nome storico e importantissimo come Lanson (www.lanson.com) ha rinnovato, per la 39esima volta, la sua partnership con Wimbledon, uno dei tornei di tennis più affascinanti e prestigiosi del mondo (a Londra, dal 26 giugno al 10 luglio 2016), a cui la maison dedica anche una limited edition ad hoc e dove, dal 2001 è l’unico champagne servito, Dom Perignon (ancora di Lvmh, www.domperignon.com) ha scelto una via decisamente “alternativa” per guadagnare la fedeltà dei suoi maggiori estimatori, con il “Dom Pérignon P2 Yacht Delivery”, speciale servizio di consegna via mare del celebre champagne, attivo a luglio e agosto un una delle località più glamour dell’estate a livello mondiale, la Sardegna, dalle coste di Porto Rotondo e Porto Cervo alle spiagge cristalline di Poltu Qualtu fino all’Arcipelago della Maddalena. Con il servizio che sarà effettuato con un maxitender in perfetto stile Dom Pérignon, e dotato di una ghiacciaia che conserva alla giusta temperatura le cuvèe prima della consegna con tanto di coffret in alluminio.

Ma c’è anche chi puntano sul legame con le arti. È il caso di Ruinart (www.ruinart.com), la più antica maison di champagne, fondata nel 1729 (anch’essa oggi nella galassia di Lvmh), che dopo
Art Basel Hong Kong, miart Milano e Paris Photo Los Angeles prosegue il suo viaggio tra le più importanti fiere di arte contemporanea per approdare alla più celebre Art Basel Basilea, dal 16 al 19 giugno, pere mostrare il “masterpiece” che Erwin Olaf, artista olandese che, in un’opera originale di 26 scatti fotografici in bianco e nero, raccontando la storia delle sue Crayères, antiche cave di gesso, e delle sue cantine.

E c’è anche chi annunciare le sue idee ed iniziative, o semplicemente raccontare la propria lunga storia, preferisce farlo in una maniera più tradizionale e meno clamorosa, come la griffe Joseph Perrier, maison gioiello fondata nel 1825, oggi guidata da Jean-Claude Fourmon (www.josephperrier.com, in Italia distribuita in esclusiva da Castello Banfi, ndr) che il 14 e 15 giugno svelerà, a pochi eletti, le sue novità direttamente tra i vigneti e le cantine di Châlons-en-Champagne (ci sarà anche WineNews).