La forza del brand di Montalcino, nel mondo del vino, non conosce crisi, e continua ad attirare investimenti anche nella sua “zona allargata”, dopo la fusione di qualche mese fa con San Giovanni d’Asso (celebre per il tartufo bianco), ora sotto l’egida del Comune del Brunello.
E dove arriva il primo affare vinicolo importante: a firmarlo, come WineNews è in grado di anticipare, la griffe del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Bortolomiol, storica realtà che lavora sulle colline più pregiate del Prosecco dal 1760, oggi guidata dalle sorelle Elvira, Luisa e Giuliana, e che ha investito in un vigneto di un ettaro, ovviamente non iscritto a Brunello di Montalcino, nell’area di Castel Verdelli, bellissima realtà al confine tra San Giovanni d’Asso e Montalcino, da cui si gode una vista spettacolare della collina su cui sorge la patria del Brunello (che fa parte dei terreni del Podere La Canonica, che appartiene alle sorelle Vannetti, ed è tuttora in vendita).
E questa prima acquisizione diventa, così, uno spartiacque significativo anche per il valore fondiario dei vigneti che lambiscono una delle denominazioni più prestigiose del mondo, stimabile in un valore intorno ai 140.000 euro per ettaro (mentre per i vigneti iscritti a Brunello si parla anche di 700.000 euro ad ettaro, dalle rilevazioni di WineNews, ndr).
Ma intanto, continua a mantenersi decisamente vivace anche il “Risiko” tra i vigneti del Brunello di Montalcino, dove, da quanto apprende WineNews, ha perfezionato di recente nuove acquisizioni di appezzamenti di vigne il Gruppo ColleMassari di Claudio Tipa, ormai una delle realtà più importanti del territorio (nel quale assomma ormai oltre 200 ettari di terreno, di cui oltre 41 a vigneto, per una buona metà a Brunello di Montalcino, tra le celebri realtà di Poggio di Sotto, La Bellarina, La Velona e la Tenuta San Giorgio, in diverse microzone di Montalcino), e dove anche Francesco Illy, alla guida della celebre cantina Podere Le Ripi (che tra le curiosità è proprietaria del vigneto Bonsai, ritenuto quello con la più alta densità al mondo, con 62.500 piante per ettaro), avrebbe acquisito Marchesato degli Alemarici, nella pregiata microzona di Pian delle Vigne, proprietà di 47 ettari di terreno complessivi, intorno al Podere Galampio, di cui 15 vitati (con 9 a Brunello di Montalcino).
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