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Dal Salone del Vino di Torino segnali positivi per il settore: aumenta il numero delle famiglie che acquistano vino
a cura dell'Osservatorio del Salone del Vino

Nel 2004 è aumentata per il secondo anno consecutivo la quota delle famiglie che acquistano vino e si è attestata al 40,7%. Il dato è stato fornito dall’Osservatorio del Salone del Vino di Torino in occasione del convegno inaugurale del Salone, che si è aperto oggi al Lingotto Fiere e che si chiuderà domenica 30 ottobre. La quota del 40,7% risulta dall’indagine dell’Istat sui consumi delle famiglie nel 2004, indagine attualmente in corso di pubblicazione. La crescita della quota delle famiglie che acquistano vino è un dato particolarmente significativo per il mercato in quanto vi è una tendenza strutturale in Italia e negli altri paesi storici consumatori di vino al calo del numero delle famiglie che acquistano vino. In Italia la loro quota nel 2001 era pari al 42,3%, nel 2002 è scesa al 39,9% per risalire al 40,2% nel 2003 e come si è detto al 40,7% nel 2004. Si sta quindi delineando una inversione di tendenza molto significativa per il mercato del vino in quanto i consumi familiari rappresentano uno zoccolo duro molto importante per le vendite di vino, anche se i maggiori spazi di crescita per il prodotto riguardano da tempo soprattutto il consumo extradomestico, al ristorante, nelle enoteche, nelle mescite e nei bar. Questo dato positivo aggiunge un elemento di ottimismo al quadro in cui si apre il quinto Salone del Vino di Torino.

Il consuntivo della vendemmia dovrebbe chiudere al di sotto delle attese per l’avverso andamento climatico di settembre e ottobre. La quantità prodotta dovrebbe essere inferiore a quella del 2004, ma comunque ben superiore ai minimi del 2002 e del 2003. Notizie positive vengono dal commercio estero. Le esportazioni italiane fecero registrare nel 2003 una annata particolarmente negativa, che vide per la prima volta contrarsi il saldo attivo della bilancia commerciale del settore. Nel 2004 vi è stata però una crescita delle esportazioni del 6,7% in quantità e del 5,4% in valore. Nel 2005 l’andamento positivo continua con risultati particolarmente significativi nel mercato statunitense.

Particolare interesse desta però anche l’andamento dei consumi sul mercato interno italiano. Il consumo procapite in Italia (come d’altra parte in Francia) è in calo strutturale e dal 1975 al 2004 è sceso da 104 litri a 49,8 litri. Questo andamento è legato al cambiamento delle abitudini di consumo in quanto il vino nei paesi storicamente consumatori come l’Italia e la Francia non è più un componente abituale della alimentazione per tutte le famiglie. Il calo dei consumi familiari è comunque parzialmente compensato dall’incremento dei consumi di vino al di fuori dell’ambiente familiare. Il crescente orientamento verso vini di qualità e prezzi più elevati fa però sì che al calo dei consumi in quantità non si accompagni un calo della spesa complessiva che, anzi, continua ad aumentare, come emerge anche, per gli acquisti delle famiglie, dai dati dell’Istat. Da diversi segnali sembra tuttavia che anche la tendenza al calo dei quantitativi del consumo procapite si stia arrestando. A questo aspetto di capitale importanza per il settore, ha dedicato particolare attenzione l’inchiesta condotta su consumatori, enoteche e grande distribuzione dall’Osservatorio del Salone del Vino e presentata oggi in occasione dell’inaugurazione del Salone. All’elemento positivo costituito dalla crescita della quota delle famiglie che acquistano vino di cui si diceva all’inizio si aggiungono attese piuttosto positive degli operatori per l’evoluzione del mercato nei prossimi dodici mesi. Infatti il 60% delle catene della grande distribuzione e il 51% delle enoteche si attende vendite in crescita. Oltre alla ripresa dei consumi familiari, tra le tendenze che stanno maggiormente favorendo la crescita del consumo di vino in ambiente familiare ed extrafamiliare va segnalato l’orientamento crescente a bere vino anche come aperitivo. Dalla ricerca presentata dall’Osservatorio del Salone del Vino emerge infatti che nel 2005 gli italiani che usano vino come aperitivo hanno già toccato il 34%. Un ultimo aspetto confortante, tra i molti analizzati nel rapporto dell’Osservatorio, è il fatto che nonostante la crescente pressione di vini stranieri sul mercato internazionale, il 98% degli italiani dichiara di preferire il vino italiano.

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