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BIBLIOTECA ENOGASTRONOMICA

Dal wine bar al sandwich: l’inglese che si parla, “si beve e si mangia” senza più accorgersene

Nel saggio “Itanglese” di Maurizio Trifone il linguaggio wine & food diventa lo specchio di una trasformazione culturale (un esempio è anche WineNews)
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Maurizio Trifone indaga gli anglicismi nel wine & food in “Itanglese”

Dal sandwich al chewing-gum, dal coffee break al brunch, dal wine bar allo stesso wine & food: l’uso degli anglicismi nel mondo dell’enogastronomia italiana è, ormai, un ingrediente fisso del linguaggio quotidiano (e tra gli esempi c’è anche WineNews). Un fenomeno che non riguarda solo il vocabolario, ma riflette l’influenza profonda della cultura anglosassone sulla gastronomia globale e sulle abitudini alimentari contemporanee. A raccontarlo con acume e ironia è il linguista Maurizio Trifone nel suo saggio “Itanglese. Storie di parole da abstract a wine bar”, un viaggio tra le parole inglesi che hanno colonizzato l’italiano, con un’attenzione particolare al lessico del cibo e del vino.
Nel volume (Carocci Editore, marzo 2025, pp. 256, prezzo di copertina 21 euro), Trifone esplora termini ormai comuni tratti dalla lingua quotidiana e dai giornali. Parole che non sono semplici prestiti linguistici, ma veri e propri segnali di un cambiamento culturale: nuove abitudini di consumo, nuovi modelli sociali, nuovi stili di vita. L’inglese, in questo contesto, diventa il veicolo di una modernità percepita come più dinamica, internazionale e “cool”.
Ma il linguista invita anche alla cautela. Se da un lato l’uso di anglicismi può arricchire la lingua e renderla più aderente ai tempi, dall’altro rischia di impoverire il patrimonio lessicale italiano, soprattutto quando si adottano termini stranieri in modo inconsapevole, senza reale necessità.
Il saggio si muove tra esempi tratti da giornali, pubblicità e linguaggio quotidiano, mostrando come il lessico del cibo e del vino sia diventato terreno fertile per l’“itanglese”, una lingua ibrida che mescola italiano e inglese in modo spesso inconsapevole. Un fenomeno che fa riflettere non solo sulla lingua, ma anche sull’identità culturale e sul modo in cui comunichiamo ciò che mangiamo, beviamo e viviamo.

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