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Dall’arnia terapeutica alle bomboniere con bio food, dal Bloody Mary di pomodoro a filiera cortissima alla batteria in molecola organica, le idee dei giovani per il futuro del cibo al “Millennials Fest 2017 Siena Food Innovation” (Siena, 5-6 ottobre)

Dall’arnia didattica e terapeutica per l’inserimento delle persone svantaggiate alle bomboniere solidali rigorosamente con bio food, dai cereali biologici macinati a pietra e trasformati in pasta nel mulino all’orto in cassetta dell’urban farming, dal Multioptic drone che fa analisi di precisione sorvolando i campi coltivati al Bloody Mary con il pomodoro di filiera cortissima, dalla serra idroponica alla batteria a flusso realizzata con una molecola organica, dalla viticoltura biologica e biodinamica al primo impianto di produzione di ortaggi completamente sostenibile: sono queste solo alcune delle buone pratiche ispirate alla tradizione ma che guardano al futuro del cibo, sperimentate dai giovani, e raccontate nella Future Zone & Local Experience del “Millennials Fest 2017 Siena Food Innovation” (Siena, 5-6 ottobre), promosso dall’Università di Siena Santa Chiara Lab con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione (con la partecipazione del Ministro Valeria Fedeli), in una due giorni per scoprire l’innovazione nel mondo del food, dell’agricoltura, con le tante proposte dei millennials che già operano nel settore, all’ombra del celebre ciclo di affreschi con “L’Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo” di Ambrogio Lorenzetti in Palazzo Pubblico.
Al “Millennials Fest 2017 Siena Food Innovation” - in partnership con Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Il network dell’Onu Sustainable Development Solutions Network e il Barilla Center for Food & Nutrition, Future Food Institute - ci sarà l’orto in cassetta de Il Cavolo a Merenda, ovvero l’“urban farming” a pochi minuti da Colle Val d’Elsa, “città del cristallo” dove si coltivano ortaggi dai più classici a quelli più curiosi e si fa educazione verso i più piccoli. Sempre dal territorio, da Monteriggioni, arriva l’arnia didattica della Fattoria Sociale La Mattonaia con i suoi inserimenti di persone svantaggiate, le attività didattiche e terapeutiche. Tra le curiosità, le bomboniere solidali rigorosamente con bio food. Nella Future Zone anche tutti i cereali biologici prodotti dal Mulino della Val d’Orcia, macinati a pietra e trasformati in pasta nel mulino nel Comune di Pienza. Arrivano da Gabicce, invece, i giovani di Multioptic Drone che, unici in Italia, con il drone fanno analisi di precisione nell’agricoltura grazie ad un sensore iperspettrale capace di ottenere uno straordinario numero di informazioni sul terreno sul quale sorvola. Non poteva mancare l’agricoltura solidale della rete di Funcky Tomato con il loro Bloody Mary con il pomodoro di filiera cortissima. Ed ancora, per illustrare le potenzialità dei sistemi di agricoltura intelligente c’è Wall Farm, startup romana che opera nel campo dei sistemi idroponici (fuori suolo). E sempre parlando di tecnologia, nella Future Zone ci sarà la prima batteria a flusso realizzata con una molecola organica che permette di immagazzinare energia da fonti rinnovabili in maniera economica ed ecologica (batteria al chinone, estratto dal rabarbaro) di Green Energy Storage, start up di Trento. Ci sarà anche la startup di Grosseto Water food-Sphera che ha l’obiettivo di costruire il primo impianto di produzione di ortaggi completamente sostenibile, ovvero una serra idroponica altamente tecnologica. Dal mondo del vino arriva l’esperienza di agricoltura bio e di lotta ai parassiti a biodinamica sperimentale della Tenuta Collosorbo di Montalcino.
Esperienze, ricerca, storie di innovazione, il living history che racconta la filiera corta rappresentata dall’affresco del Buongoverno, con i suoi prodotti e personaggi e la ricostruzione delle antiche botteghe, tra il Teatro dei Rinnovati, la Sala del Concistoro, il Cortile del Podestà di Palazzo Pubblico, il Cortile del Rettorato, e la Sala del Mappamondo, saranno al centro del “Millennials Fest 2017 Siena Food Innovation”, dove, accanto alla Future Zone, ci saranno “Sotto le stelle degli Chef”, in collaborazione con il Gambero Rosso, e il lancio del primo “Archeofood” che nasce dall’incontro tra gli archeologi, l’Università di Siena e giovani chef stellati. Ed ancora, il “Food Hackthon Show”, ovvero il primo Hackathon della scuola italiana interamente dedicato al cibo. E tanti speech dedicati all’Europa, alle storie dei Millennials, al rapporto tra industria, salute e geopolitica così come alla relazione cibo e territorio, nonché al rapporto cibo e creatività.
Tra i protagonisti, il Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, Francesco Frati, rettore dell’Università di Siena, Angelo Riccaboni, presidente Fundacion Prima, il giovane chef stellato Matteo Lorenzini, Lucia Goracci, corrispondente Esteri Rai, Fabrizio Barca, lo scrittore Stefano Liberti, il giornalista Leonardo Romanelli. Da anni l’Ateneo di Siena si dedica a queste tematiche, attraverso progetti di didattica, di ricerca e progetti di networking istituzionali a livello internazionale, tra cui il ruolo di coordinamento per il Mediterraneo di Un Sdsn-Sustainable Development Solution Network, e il ruolo centrale nel programma Prima, Partnership for Research & Innovation in the Mediterranea Area, incentrato sullo sviluppo sostenibile di soluzioni tecnologiche e organizzative

Info:
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